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Alcuni pezzi dell'azienda di bibite Giacca

nella collezione del teanese Giancarlo Izzo
 
 

Chi beve birra campa cent'anni. E chi la colleziona rimane giovane in eterno. Anche per Giancarlo Izzo di Teano potrebbe valere questo adagio in quanto la sua monumentale collezione di sottobicchieri è arrivata alla cifra monstre stimata per difetto in circa 30.000 pezzi.
Una passione iniziata nel lontano 1997 e portata avanti con alti e bassi ma sempre con l'entusiasmo, il gusto e la ricerca che caratterizza chi si muove nel mondo stravagante del collezionismo. “Ho iniziato per puro sfizio, ci ricorda Giancarlo, con un collega che tutt'ora colleziona come me con cui avevo i doppi in comune ma due collezioni separate. Poi man mano si é allargata la collezione e le conoscenze e quindi non abbiamo mai abbandonato, pur essendoci periodi più o meno lunghi di stanca, salvo poi riprendere con più foga di prima”.
I numeri della sua collezione fanno impressione circa 30.000 sottobicchieri esclusa la sezione dell'Europa che ne conta circa 40.000 ma non viene più arricchita e rimane gelosamente conservata in garage. Una tecnica di conservazione pensata e perfezionata da Giancarlo nel corso degli anni: scatole e raccoglitori su misura per la collezione e cartoni per le banane modificati per i doppioni e per l'Europa. “Il problema principale è quello dello spazio, ci confida il collezionista sidicino, ho cominciato con il primo sottobicchiere che raccoglievo esclusivamente nei pub, ristoranti o pizzerie in giro per l'Italia e all'estero. Il tutto favorito dal mio lavoro che comunque mi portava spesso ad essere in varie parti d'Italia e d'Europa. Colleziono sottobicchieri da 20 anni e ne ho di ben 184 nazioni. Ogni volta che vado in un paese nuovo si può immaginare qual è il souvenir che mi riporto a casa”.
Ma poiché nel collezionismo un po' come accade per il maiale: non si butta via niente, con il tempo, Giancarlo da buon classificatore minuzioso e quasi maniacale, ha creato la sottocategoria delle “Birrerie Meridionali” fondate nel 1904 con sede in Via Nuova Capodimonte a Napoli. Sezione difficilissima per la scarsità di materiale reperibile e di conseguenza per l'enorme difficoltà nell'eventuale scambio di materiale. Purtroppo non si conoscono sottobicchieri specifici ma negli anni e con vari modi è riuscito a trovare del materiale che comunque risale a prima del 1929, anno dell'acquisizione della storica società napoletana da parte di Peroni.
I sottobicchieri “overseas” (oltre oceano) e quelli più vecchi (pre II guerra mondiale), molto più rari e difficili da reperire, danno indubbiamente maggior soddisfazione e maggior valore alla collezione. Abbiamo provato a googlare il suo nome e abbiamo verificato che spunta tra numerosi forum o blog e che la sua collezione è unanimemente riconosciuta tra le più importanti al mondo. Il suo valore aggiunto è la completezza e la perfezione acquisita nel corso degli anni tanto che i nuovi collezionisti si rivolgono a lui per consigli sul valore dei sottobicchieri oppure per conservare la propria collezione.
Una raccomandazione per chi decidesse di iniziare a collezionare: non forare o incollare i sottobicchieri. Ai raduni di scambi, infatti, si trovano spesso sottobicchieri che erano stati inchiodati al muro o incollati in un quaderno prima che il proprietario decidesse di cederli. Un sottobicchiere in queste condizioni ha un basso valore collezionistico perché tutti cercano di mettere nella propria raccolta i sottobicchieri nelle migliori condizioni di conservazione.
Di particolare bellezza e molto ricercati i pezzi della antica e gloriosa azienda di bibite Giacca che negli anni '50 ha rappresentato il fiore all'occhiello dell'imprenditoria sidicina. Materiale pregiato al quale il giovane collezionista è particolarmente affezionato nonostante l'azienda Giacca nel corso della sua centenaria storia non abbia mai prodotto birra.
Chiudiamo con una curiosità, lo sapevate che collezionare sottobicchieri ha un nome? Si chiama tegestologia. Così se chi colleziona francobolli è un filatelista, chi colleziona sottobicchieri è un tegestologo.

Pietro De Biasio
(da Il Sidicino - Anno XVI 2019 - n. 5 Maggio)