L’avanzata dei network digitali e delle web radio, purtroppo, non ha lasciato scampo alle radio locali che negli ’80 e ’90 hanno caratterizzato tanta vitalità e che con la crisi, hanno esaurito la vena creativa e dovuto chiudere i battenti definitivamente. Per tanti ascoltatori è ancora difficile metabolizzare la “perdita” della cara radio locale alla quale erano legati da tanti ricordi e che tanto teneva compagnia e che magari li accompagnava nei lunghi pomeriggi senza cellulari o social network. Una radio che raccontava il territorio diventando parte della quotidianità di tantissimi radioascoltatori.
Ma, asciugandoci inevitabilmente qualche lacrimuccia nostalgica di quella ruggente FM, vogliamo oggi, presentare ai più giovani quelle che sono state le radio definite private e “libere” nate a Teano. Per iniziare il nostro excursus radiofonico dobbiamo partire da Radio 1 Teano la prima emittente sidicina che iniziò a trasmettere nel lontano 1976 proprio quando in Italia ci fu la liberalizzazione dell’etere sancita dalla Corte Costituzionale. Gli studi erano ubicati presso l’ultimo piano del Seminario concesso a titolo gratuito dal compianto Vescovo Mons. Matteo Sperandeo. Un posto non scelto a caso perché in quel periodo per poter avere una frequenza chiara bisognava istallare le antenne in luoghi abbastanza alti per avere un maggiore raggio di azione e per trasmettere il segnale radio il più lontano possibile. Radio 1 Teano si poteva ascoltare sintonizzando la propria radio in modalità FM sulla frequenza 102.900 MHz.
Fu con il supporto del Gruppo Autonomo per Teano guidato dal dott. Claudio Gliottone, una tra le prime associazione culturali, che si decise di intraprendere una sfida così impegnativa sia per gli elevati costi di partenza e che per la gestione diretta della programmazione musicale e di informazione. Fu infatti, grazie ai risparmi personali di tutti i giovani collaboratori che fu acquistato tutto il necessario per far arrivare la prima canzone nelle case dei teanesi, ovvero mixer, microfoni, svariati dischi, i trasmettitori, le costosissime antenne e la concessione a trasmettere il segnale radio con tanto di permessi e di autorizzazioni. James Last con le sue musiche apriva ogni giorno la ricca programmazione musicale fatta da tanti giovani che si cimentavano per la prima volta davanti ad microfono.
Sicuramente molti ricorderanno con affetto: Buongiorno – Giorno con i fatti di attualità, il seguitissimo a Ruota Libera condotto da Eddy Ruozzo oppure il Super Dedicone del trio Vito Palermiti, Salvatore Di Marino e Nevio Gliottone che ogni settimana proponeva un quiz con i premi offerti dalle attività commerciali. Un programma molto seguito con gruppi di radioascoltatori che si riunivano con enciclopedie e libri attorno al telefono di casa (ricordiamo che Google e i cellulari erano ancora lontani) per cercare di indovinare la risposta e chiamare gli studi prima degli altri. Come Albertino rappresenta Radio Deejay, il nostro Eddy Ruozzo è stato per anni la voce di Radio 1 Teano. E proprio con lui vogliamo avviarci alla fine della prima tappa di questo viaggio tra i ricordi nell’etere radiofonico che continuerà con il prossimo numero. “Anche oggi fare una radio, con l’inconfondibile timbro vocale che tutti ricordano e apprezzavano per i raffinati gusti musicali, sarebbe molto interessante ma non richiederebbe la stessa fatica dei nostri tempi perché con internet a disposizione si avrebbe tanto materiale e tanta informazione su cui discutere. All’epoca eravamo svantaggiati perché partimmo da zero, solo con i nostri soldi riuscimmo a comprare l’attrezzatura e ognuno di noi portò i dischi che aveva a casa mettendoli a disposizioni di tutti”.
Il successo di Radio 1 Teano che ha tenuto compagnia i teanesi fino al 1987 è stato proprio il valore del gruppo dei giovani che si alternavano ai microfoni. “La radio, conclude Eddy, è nata perché sentivamo il bisogno di lasciare qualcosa, di renderci utili per il paese e penso che abbiamo lasciato una bella testimonianza e tanti ricordi a coloro ci seguivano”.
Pietro De Biasio
(da Il Sidicino - Anno XVI 2019 - n. 2 Febbraio) |
