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Diego Oliva tedoforo alle Olimpiadi Invernali 2006

 

Si dice che c'è sempre una prima volta per tutte le cose... e si dice anche che la prima volta non si scorda mai.
Sicuramente rimarrà impressa indelebilmente nella memoria di Diego Oliva la data del 31 dicembre 2005, quando la "Fiamma Olimpica", che arderà per tutta la durata della ventesima edizione dei Giochi Olimpici lnvernali di Torino, ha fatto tappa a Napoli. Tra i tedofori protagonisti della giornata partenopea c'è stato anche il giovane teanese Diego Oliva.
Diego Oliva, venti anni, frequenta il secondo anno di Scienze Motorie presso l'Università di Cassino ed ha alle spalle una lunga esperienza nel settore calcistico. Come tedoforo numero 110 ha trasportato la Fiamma lungo Corso Ercolano. Mentre attendeva il suo turno, con la torcia in mano, è stato circondato da tante persone che volevano vederla, toccarla, capirne il funzionamento. "È stata una esperienza indimenticabile, una emozione immensa e solo quando ho raggiunto il tedoforo numero 111 e la mia fiaccola è stat disattivata tra i flash dei fotografi e gli applausi della gente, ho capito cosa avevo realizzato. Sicuramente ho trascorso i 500 metri più belli della mia vita, non fosse altro che per la grande gioia che ho provato e il calore che quella Fiamma mi ha trasmesso". La Fiamma Olimpica di Torino 2006 è stata accesa il 27 novembre scorso ad Olimpia, in Grecia, nel luogo dove sorgeva il tempio di Era. È stata accesa alle ore 12.43 italiane (le 13.43 in Grecia), nella Piana di Olimpia, teatro mitico dei Giochi celebrati dagli antichi Greci sin a partire dal 776 a.C. Secondo la mitologia Greca la sacra scintilla del Fuoco fu rubata agli Dei e portata sulla terra da Prometeo per divenire rapidamente il simbolo della ragione, della libertà e della creatività umana. È la terza volta che attraversa tutte le province dell'ltalia con il suo carico di storia e di suggestione. I precedenti risalgono al 1956 per le Olimpiadi invernali di Cortina d'Ampezzo e al 1960 per le Olimpiadi di Roma.

Pietro De Biasio
(da Il Sidicino - Anno III 2006 - n. 1 Gennaio)