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Garibaldi dalla Storia allo Sviluppo Sostenibile

 
Il Comune vara un progetto grandioso: un monumento degno di entrare nella storia dell'arte, seminari di studio internazionali, parco a tema, museo, quadreria, gemellaggi e intese anche con Vairano e per finire la …“tabellazione della città”.
 

Il Comune di Teano vuole “valorizzare” l'Incontro del 26 ottobre 1860 e vuole farlo sul serio. La Giunta ha recentemente approvato il progetto “Garibaldi, tra storia e sviluppo sostenibile”, redatto dal dott. Zanni, su incarico e secondo gli indirizzi del sindaco Picierno e dell'assessore Pentella.
Il progetto non è da poco, come una scatola cinese ne contiene altri. Si legge nell'atto amministrativo: “gli obiettivi [del progetto] saranno raggiunti attraverso un grappolo di progetti”. Vediamo alcuni acini di questo gustoso grappolo:
a) Costituzione di una Fondazione, o addirittura di un altro Ente riconosciuto, “con il compito di promuovere istituzionalmente i valori dell'Unità d'Italia”! La fondazione “dovrebbe essere presieduta da una grande personalità nazionale” (sic!) e all'uopo, accompagnato da un poco diplomatico punto interrogativo, compare il nome della nipote (molto lontana) del Generale, signora Anita Garibaldi, personalità ben nota per avere partecipato più volte alle manifestazioni del 26 ottobre, a Teano e a Vairano.
b) Bando di un “concorso internazionale di progettazione …per realizzare un monumento equestre dell'incontro di grande valenza artistica, capace di per sé di entrare nei libri di storia dell'arte”.
c) Realizzazione di un “Parco a Tema” in località Borgonuovo, “simbolicamente [?] indicato come luogo dell'incontro”. Il parco dovrebbe accogliere anche il monumento di Rino Feroce ora in Largo Croci.
d) “Acquisire in uso [perpetuo?] il locale in via Mercato e ricostruire la locanda dove Garibaldi si fermò a desinare, oggi, impropriamente, usato come macelleria” e “in tale contesto, avviare una ricerca sui sapori garibaldini”.
Oltre ai progetti, sono previste numerose attività di supporto, come riorganizzare la “tabellazione della Città”, inserendovi anche il logo dell'Incontro. Ci sembra di capire che si tratta di allestire nuovi cartelli stradali con l'immagine dei Due. Infatti viene subito chiarito che il “logo”, da sottoporre a registrazione, è composto “dall'immagine” dell'incontro con la scritta “Città di Teano luogo dello storico incontro”. È prevista inoltre l'organizzazione, con frequenza annuale, di un “seminario di studi internazionali” sul Risorgimento. Non mancano infine un gemellaggio con Montevideo e delle “intese” con i luoghi garibaldini: Quarto, Marsala, Caprera e …Vairano Patenora.
Il deliberato accenna sommariamente al reperimento delle risorse economiche necessarie per realizzare tanto ben di Dio, il cui ammontare dovrebbe ascendere ad alcuni milioni di euro considerando che il monumento equestre deve essere “capace di per sé di entrare nei libri di storia dell'arte”, che il Seminario di studio annuale va organizzato a livello internazionale, che devono essere acquisite la stalla di via Mercato e l'area del 'parco a tema', che inoltre è prevista la creazione di un Museo Garibaldino e di una quadreria comunale sempre 'a tema', ecc. Il progetto confida non tanto sullo stanziamento annuale del bilancio comunale, quanto su tutti i “finanziamenti possibili” e su entrate di varia natura come quelle provenienti dall'autorizzazione a “utilizzare il marchio registrato”, ossia il logo. Per conseguire quest'ultima entrata, visto che si tratta della rappresentazione pittorica dell'incontro, ci sorge il dubbio che si rende necessario promulgare una legge che conferisca al Comune di Teano la privativa della riproduzione.
Comunque bisogna rallegrarsi nel constatare che l'Amministrazione ha preso a cuore storia e tradizioni sidicine e si è lanciata in un progetto grandioso per valorizzarle alla grande. Così alla grande da concepire (con molta fantasia) che la stalla “dove Garibaldi si fermò a desinare” fosse all'epoca una locanda, e restituirla alla sua antica supposta destinazione, inondata dei buoni profumi dei “sapori garibaldini” che si potranno finalmente gustare grazie alla progettata ricerca sull'alimentazione del 1860. Saranno ovviamente tacciati di falsità quei cronisti e quegli storici che parlano dell'acqua fetida data a Garibaldi.
Ad accrescere infine la generale soddisfazione e a rendere più pressante l'attesa c'è il fatto che tra i luoghi garibaldini con cui saranno realizzate le “intese” è incluso anche Vairano Patenora. Forse i Vairanesi, nell'impossibilità di dare vita ad analoghi progetti miliardari, si sono finalmente arresi e hanno riconosciuto che l'incontro avvenne a Teano. Se è così, questa Amministrazione è già entrata nella storia.

Pietro De Biasio
(da Il Sidicino - Anno II 2005 - n. 2 Febbraio)