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"Città Sottili" è nata un'altra associazione

 

“Se volete credermi, bene. Ora dirò come è fatta Ottavia, città-ragnatela. C`è un precipizio in mezzo a due montagne scoscese: la città è sul vuoto, legata alle due creste con funi e catene e passerelle".
Suona cosi l'incipit di uno dei capitoli più celebri de “Le città invisibili" di Calvino, rubricato non a caso nella sezione “Le città sottili".
“Sospesa sull'abisso, la vita degli abitanti di Ottavia è meno incerta che in altre città. Sanno che più di tanto la rete non regge”. Col suo stile minimale e allusivo, quasi reticente, Calvino non dice espresamente, ma ci fa intuire, che a sostenere Ottavia è proprio la precarietà della sua condizione architettonica: la città intera si regge sul sentimento di mutua responsabilità che lega i suoi abitanti, che ha dato vita nel corso dei secoli ad un sistema delicatissimo di pesi e contrappesi, di diritti e di doveri reciproci. Basterebbe la cupidigia o la disattenzione di un singolo, un peso troppo ingombrante trascinato lungo le traversine di legno sospese sul vuoto che fanno da cardine e decumano, un'andatura affrettata, un gesto di stizza o un alterco sconsiderato, e l'intera impalcatura urbana finirebbe per essere inghiottita dal vuoto sottostante.
Nessuna delle clttà descritte da Calvino per bocca di Marco Polo somiglia più di Ottavia alle moderne democrazie locali e nazionali, con un'allusione chiara alla loro composizione fragile e complessa, quasi funambolica, perennemente minacciata dalla forza di gravità alla quale si contrappongono (metafora della sconfitta della civiltà, del riemergere della barbarie che gli egoismi individuali e di massa covano come un uovo di serpente sempre pronto a schiudere).
Deve essere per questo che il nome di Ottavia ha ispirato negli anni, in maniera più o meno pertinente, numerose iniziative a carattere associativo e culturale che avevano a che fare con piani di recupero urbanistico, con progetti di accoglienza rivolti a minoranze etniche, con scuole di formazione estese a soggetti socialmente svantaggiati.
Ma il riferimento a Calvino, e più precisamente alle “Città sottili", suona decisamente più calzante per quanto riguarda l'omonima associazione che ha preso vita a Teano nel mese di giugno: si tratta di un osservatorio civico costituito da professionisti, docenti, imprenditori, studenti, che si pone l'obiettivo di monitorare l'attività dispiegata sul territorio sidicino da parte dell'Amministrazione comunale e di stimolarla e correggerla elaborando proposte, organizzando dibattiti e convegni, diramando lettere aperte, promuovendo petizioni e raccolte di firme. Al momento, sono due le iniziative già poste in essere dal collettivo presieduto dal dott. Eduardo Sacco: una petizione concernente i lavori di trasformazione dei giardini di piazza Giovanni XXIII (sulla base di un progetto assai poco gradito ai membri dell'associazione, e, verosimilmente, anche alla maggioranza della collettività teanese) ed una lettera aperta indirizzata al sindaco ed al presidente della Provincia, di cui riportiamo il testo integrale in questo numero, dove si denuncia la precarietà delle condizioni in cui versano gli edifici scolastici adibiti a scuole elementari, asili e scuole di istruzione secondaria all'approssimarsi dell'inizio del nuovo anno scolastico. Numerose altre iniziative sono già in cantiere, e ne daremo conto dalle pagine de "ll Sidìcino". Quelli che seguono, sono il testo integrale della lettera aperta di presentazione dell'associazione alle autorità e alla cittadinanza, e la sopra citata lettera-interrogazione sulla condizione dei plessi scolastici nel nostro Comune.

Emiliano D'Angelo
(da Il Sidicino - Anno V 2008 - n. 8 Agosto)

 
Pubblichiamo di seguito i primi atti della neonata associazione alla quale formuliamo auguri di buon lavoro
 

Egregio Signor Sindaco,
desideriamo rappresentarle che, in data 19 maggio 2008, si è costituito il Comitato “Città Sottili”. Donne e uomini di diversa estrazione e formazione, consapevoli che "non è bene che l'uomo sia solo", ritenuto che il disincanto produce disinteresse, allentamento d'intensità, hanno dato vita ad un'associazione che vuole, senza pretese egemoniche, rafforzare sul territorio una coscienza civile di cui si avverte un inderogabile bisogno. Noi pensiamo che vada contrastata la tendenza a trasferire le colpe, ove ci siano, su entità astratte; riteniamo, invece, che la coscienza civica vive, si rafforza e si realizza solo se tutti si impegnano in prima persona e con entusiasmo, vincendo pigrizia e spendendo energie, superando l'acquiescenza e rimuovendo quei comportamenti ostativi che, non di rado, affiorano. È doveroso, secondo noi, perseverare neIl'impegno vero per le possibilità di tutti! La politica, la bella Politica deve saper elaborare "pensieri lunghi", pensieri capaci cioè di indirizzare la vita della collettività nella direzione della condivisione degli orizzonti amministrativi. La storia del nostro tempo è ancora da scrivere, la storia degli anni a venire dipende molto dal modo con il quale ciascuno di noi darà la sua partecipazione. Noi crediamo, infatti, che una Città, per diventare moderna, efficiente e solidale, abbia bisogno di tutte le sue donne e dei suoi uomini e delle loro energie affinché siano rimossi gli ostacoli e si possa vivere in un luogo delle opportunità e delle garanzie.
Perciò ribadiamo la volontà dl partecipare, convinti, oltre tutto, di rappresentarlo a persona interessata. La scelta della partecipazione, dell'impegno è una scelta "pesante", responsabile, interessata a riconoscere e rispettare le idee, la cultura di ciascuno e di tutti, nella direzione della salvaguardia dei diritti della persona, delle opportunità, dove nessuno sia lasciato solo, indietro. È la scelta di volere e di poter vivere una Città che crede nelle persone, in grado di rispondere, con fiducia e trasparenza, alle sfide dei tempi nuovi.
Siamo sicuri che Lei risponderà nel modo migliore alle nostre aspettative, convinti che Lei abbia lo spirito, la determinazione, la volontà, la forza di mantenere le promesse di una migliore qualità della vita nella città di Teano.
Noi sosterremo questo sforzo con la determinazione di cittadini che vogliono liberarsi dagli egoismi e dal cinismo propri di una dimensione individualistica.
"Camminando insieme" in questa direzione forse lasceremo - tra cento anni - a quelli che verranno una Città migliore di quanto l'abbiamo trovata.
Con osservanza.

"Città Sottili"

 

Al sig.Sindaco del Comune di Teano
AIl'Assessore all'edIizia scolastica
e p.c. al Presidente della Provincia di Caserta

Egregio Signor Sindaco,
consapevoli che la conoscenza è importante come l'aria che respiriamo, convinti che laddove essa manca non ci sono uomini ma apprendisti, considerato che le condizioni ambientali concorrono in maniera determinante alla formazione del cittadino, desideriamo rappresentarLe ll nostro rammarico per lo stato in cui versano gli edifici scolastici ubicati sul nostro territorio e dl pertinenza. quindi, delI'Ammlnlstrazione Comunale. Edifici frequentati da noi oltre trent'anni fa e rimasti tal quale oggi che sono vissuti del nostri figli.
Mentre intorno tutto cambia, a Teano tutto resta com'e. Scorrendo l'ultlmo bilancio Comunale speravamo di ravvisarvi, ricordando quanto da Lei dichiarato in campagna elettorale, un'idea di cambiamento. Credevamo che le ultime dismissioni di edifici scolastici fossero servite per porre in essere una programmazione omogenea, capace di rendere, cioè, gli ambienti idonei, sicuri, gradevoli, affinché l'azione educativa potesse avere la migliore estrinsecazione possibile. Ed invece abbiamo trovato, leggendo le deliberazioni consiliari, solo interventi straordinari, dettati cioè deII'emergenza. Che tristezza! Mentre realtà vicine a noi, pur nelle more delle ristrettezze finanziarie, programmano e realizzano nuove opere, da noi è come se il tempo si fosse fermato: l'odore è diventato insopportabiie, i luoghi insalubri, inospitali.
È 'buona norma', invece, secondo noi, pensare l'istruzione e la formazione come valore assoluto, discriminante, determinante. Solo la conoscenza, infatti, favorisce lo sviluppo e vince la paura. Ma, perché se ne realizzino le condizioni, occorrono investimenti mirati, capaci di valorizzare le energie del territorio; perciò non bastano i 'ritocchi', ma è indispensabile un 'disegno' nuovo, al centro del quale ci sia il cittadino liberato dagli ostacoli dl un ambiente “ristretto”. Spetta a Lei il compito dl assicurare spazi favorevoli alla crescita e all'educazione. A Noi, invece, quello di incalzarla perché si esca definitivamente da logiche asfittiche e si proceda nella direzione delle opportunità e delle garanzie.
Vogliamo esprimere un malumore generale della nostra cittadinanza. Ci sono realtà che non possono essere più accettate. Vogliamo sapere perché si impiega così poco tempo per riqualificare un edificio pubblico dato poi in gestione ad una scuola privata dl Teano, mentre le scuole pubbliche non vedono alcun progresso! lnoltre sappiamo tutti, perché lo abbiamo sotto gli occhi, che due nuovi edifici potrebbero essere pronti da anni! Vi sono stati spesi giá tanti dei nostri soldi, ma il tempo sta vanificando tutto. Sono stati abbandonati, infatti, a se stessi per anni sia il “nuovo” edificio sito sulla collina di S. Antonio, progettato come scuola secondaria di secondo grado, sia l'edificio sito in via L. Sturzo, nato come 'Asilo Nido', che stanno invecchiando prima di essere terminati. C'è ancora la volontà, da parte Sua, di portare a termine queste strutture e Iiberarci finalmente di edifici, come il prefabbricato di Viale S. Antonio che ospita la scuola media 'V. Lauranza', che non possono continuare a chiamarsi scuole?
Chiediamo con forza ed insistenza che si ponga rimedio a quest'allarmante realtà. Non si può più tollerare che i nostri figli, che rappresentano il futuro della nostra città, crescano in una realtà così degradata.
Per tutto quanto sopra detto, chiediamo:
1. la pulizia ed il riordino degli spazi esterni ed interni di tutte le scuole di competenza comunale;
2. le necessarie operazioni ordinarie di sostituzione di elementi dell'arredo scolastico inadeguato;
3. la riparazione di porte, infissi, impianti, caldaie e di quant'altro presenti il bisogno di interventi, anche
a livello strutturale;
4. che ciò sia realizzato durante i mesi estivi, onde evitare le emergenze proprie dell'Inizio anno scolastico;
5. desideriamo inoltre sapere quali sono le prospettive dei due edifici scolastici 'nuovi' (S. Antonio e "Asilo Nido'), e quando saranno realizzati gli interventi necessari agli edifici in funzione perché la vita scolastica possa svolgersi serenamente (palestre, manutenzione straordinaria, area esterna scuola dell'infanzia 'S. Reparata'...), il tutto già più volte segnalato alla Sua attenzione senza ottenere risposta.
Certi di un sollecito e positivo riscontro, porgiamo Cordiali Saluti.

"Città Sottili"