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Elleborina del Savone: nuova pianta per la scienza scoperta

sul vulcano di Roccamonfina
 

Una nuova orchidea spontanea, fino ad oggi sconosciuta al mondo scientifico e che vive esclusivamente sulle sponde del Torrente Savone da Roccamonfina a Teano, nel Parco Regionale Roccamonfina-foce Garigliano, è stata descritta sulle pagine della rivista scientifica Journal Europäischer Orchideen, in corso di stampa.
La sua scoperta risale al 2000 ad opera del sottoscritto e fu da subito evidente si trattasse di qualcosa di molto diverso da quanto conosciuto. Con I'aiuto di alcuni soci del Giros (Gruppo Italiano Ricerca Orchidee Spontanee), esperti del genere Epipactis (Luciano Bongiorni, Riccardo de Vivo e Silvana Fori), che l'hanno confrontata con le altre specie che vivono in ambienti simili in Italia del Nord ed in centro-europa, si è giunti a poter affermare che si tratta di una sottospecie a sé. Dopo ben 10 anni di osservazioni, misure, fotografie delle strutture quasi microscopiche ma tanto importanti per il riconoscimento di una specie dall'altra.
Le piante del Savone sono molto simili a quelle scoperte in Austria e che nel 1991 sono state descritte da Robatsch come Epipactis nordeniorum (specie dedicata al botanico Norden). La specie è stata poi osservata anche in Ungheria, Repubblica Ceca e Slovenia. La somiglianza ha indotto gli studiosi a descriverla come sottospecie nuova, anche in virtù della grande disgiunzione fra le popolazioni del Savone e quelle centro-europee.
La nuova sottospecie è stata, quindi, "battezzata" come sottospecie maricae, facendo riferimento alla antica Marìca venerata dai popoli italici (identificabile con Mefìte che darebbe il nome a Roccamonfina) come protettrice delle paludi e delle acque. II nome scientifico corretto della sottospecie è quindi: Epipactis nordeniorum Robatsch subsp. maricae Croce, Bongiorni, De Vivo & Fori.
Dove "subsp." sta a significare "sottospecie". Il nome italiano potrebbe essere, invece, tanto "Elleborine di Marìca" quanto "Elleborine del Savone".
La pianta non è molto appariscente: alta fino a 40 cm, con pochi fiori di piccole dimensioni (max 1 cm). Vive sempre sulle sponde umide del Savone, anche dove la forra diventa profonda e buia. La vegetazione in questo tratto di torrente indica condizioni di elevata naturalità, forse ultimo relitto di quel paesaggio vegetale che esisteva prima che l'uomo cominciasse a modificarlo pesantemente.
Per citare le specie più interessanti, nella forra del Savone vive Blechnum spicant, felce rarissima in Campania, il faggio - Fagus sylvatica (in una delle stazioni a più bassa quota di tutta la penisola italiana), il borsolo - Staphylea pinnata (pianta non frequente e di difficile osservazione).
Complessivamente la popolazione dell'elleborine del Savone è costituita da una cinquantina di piante ma speriamo che altre se ne trovino nei luoghi più inaccessibili del Savone e, chissà, degli altri corsi d'acqua del territorio.
Confidiamo nell'Ente Parco Roccamonfina-foce Garigliano e nella sensibilità dei Comuni di Roccamonfina e Teano, custodi per le generazioni future del Savone, dei preziosi habitat da esso lambiti e delle specie che solo qui trovano condizioni ottimali per la loro vita.

Antonio Croce
(da Il Sidicino - Anno VIII 2011 - n. 12 Dicembre)