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Teano: Triangolo delle Bermuda

 

Sono una persona di pianura che ama camminare.
Il mio paese di origine è in pianura ed ho sempre amato percorrerlo a piedi, mi piace guardarmi intorno, incontrare persone, amici, ammirare le vetrine dei tanti negozi che si affacciano sui bei marciapiedi larghi. Scambi qualche chiacchiera, ti fermi per un caffè, fai un minimo di vita sociale e ti godi la città.
Il centro è raggiungibile facilmente e a tutte le ore del giorno c'è gente in giro vuoi per commissioni, vuoi per diletto.
Questo non vuol dire che la popolazione automobilistica non sia aumentata in maniera esponenziale ma in genere c'è abbondanza di parcheggi orari a pagamento per cui è facile trovare posto, pagare per il tempo che ti occorre e poi lasciare spazio ad altri. In pratica c'è una specie di parità tra le macchine parcheggiate e le persone in giro.
Sono una persona di pianura che ama camminare.
Il paese dove abito è collinare, ha un territorio esteso e con parecchia variazione di quota e per raggiungere il centro devo percorrere tre chilometri. Per una che ama camminare è una bazzecola, il brutto è tornare a casa e ripercorrere il tratto in salita con un dislivello di centocinquanta metri, casomai anche con le borse della spesa.
Per questo io e altri che come me abitano nelle frazioni, siamo costretti ad usare l'automobile. Ciò comporta che il centro città dove si concentrano le ormai ultime attività commerciali, gli uffici ed altro, sia sempre superintasato di auto parcheggiate. Il parcheggio selvaggio ha raggiunto livelli impressionanti, doppia, tripla fila, marciapiedi, incroci e a niente servono i divieti di sosta o le regole base del Codice della Strada.
Certo che se l'utente non ha altra possibilità per raggiungere la città che l'uso dell'auto, se i parcheggi non sono a pagamento, se l'educazione stradale è un optional, allora come dice un proverbio napoletano “Non si paga? allora goditela!”
Ormai non è questa la cosa che più mi “scanta” come direbbe il Commissario Montalbano ed è gia grave perché se non ci indigniamo più vuol dire che il senso civile è andato a carte quarantotto; la cosa incredibile è un'altra: provate a venire in centro verso le diciassette-diciotto.
Passerete tra ali di auto parcheggiate ovunque e comunque e fin qui tutto come nella norma: ma in giro non c'è nessuno! Nessuno per strada, nessuno nei negozi, nessuno nei bar: gli uffici sono chiusi a quell'ora, le chiese ancora chiuse e comunque non mi risulta una popolazione così pia, i turni di lavoro in genere son finiti: ma dove stanno tutti i proprietari delle macchine parcheggiate?
Qualche anno fa ho letto un libro su un fenomeno intrigante e ancora non spiegato; c'è un tratto di oceano dove in determinati tempi e condizioni vengono ritrovati gli scafi delle navi o le carlinghe degli aerei in condizioni perfette, con ogni cosa al proprio posto, senza segni di rotture o di scontri, o urti o altro; non manca davvero nulla… eccetto le persone, degli equipaggi non c'è traccia. Questo strano e agghiacciante fenomeno è ormai noto come “Il Triangolo delle Bermuda”.
A me però viene un dubbio: che sia Teano il vero Triangolo?

Marisa Coppola
(da Il Sidicino - Anno VII 2010 - n. 2 Febbraio)