148)- 16 aprile 1823
approvazione di una nuova Terna degli eleggibili alla carica di Eletto di San Felice; rettifica del Catasto.
Posto che all'Eletto era affidato lo stato civile e che, pertanto, era necessario inserire nella Terna cittadini che sapessero scrivere, si approva una nuova Terna di eleggibili alla carica di Eletto di San Felice nelle persone di Felice Palombo, il solo che sapeva leggere e scrivere nel villaggio di San Felice, Nicola Pavone e Nicola Tartaglione e si comunica che il Catasto di Pietravairano non aveva necessità di rettifiche e né, tantomeno, erano state avanzate richieste in tal senso.
149)- 4 maggio 1823
sostituzione del Maestro primario e di un Deputato al controllo della costruzione della Traversa della via Consolare degli Abbruzzi.
Si approva la seguente Terna di ecclesiastici idonei a ricoprire l'incarico di Maestro primario in sostituzione di Don Nicola Paris che cessava per motivi di età: Don Giuseppe Cerbo, Don Claudio Scorpio e Don Francesco del Sesto e si delibera la nomina di Francesco Iacobucci, a Deputato per verificare che la costruzione della Traversa della via Consolare degli Abbruzzi fosse eseguita a termini del contratto e con maestranze esperte nel mestiere, in sostituzione di Eraclio Marrocco, il quale non poteva svolgere l'incarico perchè risultava acciaccato da una malattia quasi cronica la quale lo ha fatto determinare di conferirsi in Napoli ed ivi trattenersi per quel tempo che i medici lo stimeranno a potersi riaversi da siffatta indisposizione.
150)- [….] giugno 1823
pagamento di un credito vantato da di Giuliano Bianco; restaurazione della Chiesa Parrocchiale di San Felice; ricorso di Francesco Antonio Montanaro; richiesta di pagamento di Girolamo Scorpio; questua per interventi conservativi sulla Chiesa di Santa Maria della Vigna; nomina di un Deputato di alloggio e dell'esattore del dazio su i cereali e sugli animali per finanziare la Traversa della Strada Consolare degli Abbruzzi.
Si delibera di saldare in due rate uguali, una nel corrente anno e l'altra nel prossimo, il credito di 91 ducati reclamato da Giuliano Bianco in quanto non si poteva azzerare completamente il Fondo delle spese impreviste; di porre tutte le spese sostenute dal Comune di Pietravairano per la restaurazione della Chiesa Parrocchiale di San Nicola in San Felice a carico del suo Arciprete, il quale, benchè ricco di sua casa e della sua prebenda, non aveva contribuito neppure con una grana in violazione del diritto canonico secondo il quale doveva impiegarsi una parte del reddito ecclesiastico nella fabbrica delle Chiese; di rigettare il ricorso prodotto da Francesco Antonio Montanaro, Affittatore del macello, in quanto il macello aperto da Angelo Basso non era ubicato nel territorio di Pietravairano e di San Felice su cui il Montanaro godeva la privativa ma nel territorio del Vairano sul quale il Comune di Pietravairano non poteva intervenire per difetto di giurisdizione amministrativa; di nominare Nicola Cubellis e Carlo Palumbo per il controllo della gestione, relativa all'anno 1822, del Sindaco Antonio Basso Cerbo e del Cassiere Antonio Iacobucci; di prelevare sul fondo ancora intatto per il Predicatore quaresimale la somma di 15 ducati per pagare Girolamo Scorpio che l'aveva anticipata quando ricopriva la carica di Primo eletto (1818/1820) per le accise che settimanalmente venivano da Teano e da Roccamonfina; in adesione ad una richiesta della popolazione si delibera la nomina di una Deputazione, formata da Don Giuseppe Cerbo e Don Belisario Scorpio, per raccogliere offerte da utilizzare per sistemare il tetto della Chiesa di Santa Maria della Vigna e l'intero casamento; si nomina Carlo Palumbo per Deputato di alloggio per provvedere agli alloggi che di tanto in tanto l'Amministrazione doveva somministrare a militari e commessi del Governo, con l'impegno di affiancargli un aiutante qualora fosse transitata o avesse pernottato a Pietravairano una intera truppa; si delibera, infine, di nominare Iacobucci Antonio esattore del dazio su i cereali e sugli animali che serviva per finanziare lo spesato della nuova Traversa da Pietravairano alla strada Consolare degli Abbruzzi, assegnando allo Iacobucci un premio del 4,50%.
151)– 13 agosto 1823
redazione della pianta dei boschi comunali; approvazione di una variante nella costruzione della Traversa che congiungeva Pietravairano con la Strada Consolare degli Abbruzzi; permuta con il Marchese Cusani; lavori di consolidamento degli argini del Rivo in località Madonna delle Stelle.
Si comunica che, per mancanza di fondi, non si poteva eseguire nel corrente anno la pianta, misura e circoscrizione con limiti inalterabili de' suoi boschi comunali denominati S. Pietro, Montefusco e Guarana; si delibera di richiedere all'appaltatore Gennaro Pietropaolo, che stava provvedendo alla costruzione della Traversa che congiungeva Pietravairano con la Strada Consolare degli Abbruzzi, di aprire quanto prima una nuova comunicazione tra la Traversa e l'antico Ponte di Santa Lucia che si era resa necessaria per il proseguimento dei lavori aggiungendo i 100 ducati occorrenti per questo nuovo e non previsto travaglio alla somma di 3.400 ducati già stanziata per la costruzione della Traversa; si approva la permuta proposta dal Marchese Cusani della strada, che stava costruendo a sue spese e che dalla via pubblica conduceva al suo mulino attraverso le Starze ed il Ponte delle Starze, con l'antica strada, che da Santa Maria della Stella lungo il rivo giungeva al detto Ponte delle Starze e le indispensabili opere di consolidamento degli argini del Rivo nella località della Madonna della Stella che per il dissuguale livello delle sue riviere si riversava con le sue escrescenti acque sulla pubblica strada e su i terreni sottostanti; si approva, altresì, la ripartizione della spesa, prevista dal perito Francesco Iacobucci in 40 ducati, nella misura di 20 ducati a carico del Comune, 12 a carico del Marchese e 8 a carico di Nicola Scorpio, e si delibera l'immediato inizio dei lavori da effettuarsi in economia e sotto la direzione di due Deputati all'uopo nominati nelle persone di Carlo Palumbo e Girolamo Acquaro.
152)- 7 settembre 1823
rinnovo degli affitti comunali.
Per il rinnovo degli affitti comunali si confermano i prezzi e le modalità stabilite nell'anno 1822 (18).
153)- 7 ottobre 1823
imposizione del dazio sul trasporto di generi di commercio.
Preso atto delle uscite e delle rendite del Comune per il 1824, si delibera di introdurre il dazio di grana due per ogni soma di somaro, di cavallo o di mulo e due carlini per ogni traino, carretto o carro di generi di commercio ossia di granaglie, di canape, di legumi, biade, vino, formaggio, salume, olii, frutta, carboni, legname da costruzione o per altro lavoro od uso,che partivano da Pietravairano e da San Felice con esclusione di quei generi di commercio che provenendo da aldilà del Volturno transitavano nel territorio comunale.
154)- 1 novembre 1823
reclamo dei quotisti per la mancanza di acqua; ricorso di Francesco Antonio Montanaro.
In merito alla pretesa di danni avanzata dai quotisti per mancanza di acqua, si delibera di opporsi qualora si mirasse ad una riduzione o diminuzione dei loro canoni in quanto ciò era vietato dalla legge secondo la quale (art.1687) l'enfiteuta non poteva pretendere diminuzione o riduzione del canone per qualsivoglia insolita siccità o perdita di frutti, se, invece, la chiesta riconciliazione avesse per oggetto l'analisi dei fossi promossi nell'istrumento di convenzione rogato nel maggio 1819 si dichiara la propria disponibilità e si delega il Decurione Raffaele di Robbio ad intervenire alla riunione fissata per il 12 novembre 1823.
Riportandosi alle motivazioni precedentemente adottate (19), si rigetta il nuovo ricorso presentato dall'Affittatore del Macello, Francesco Antonio Montanaro, per il pregiudizio che subiva a causa dell'apertura di un Macello nel Comune di Vairano da parte di Angelo Basso.
155)- 29 novembre 1823
concessione di un sussidio ai Padri Alcantarini; richiesta dell'ex maestro Don Nicola Paris; comunicazione degli eleggibili alla carica di Consigliere Provinciale e di Consigliere Distrettuale.In riconoscenza del ritorno dei Padri Alcantarini nel Circondario, si delibera la concessione di un sussidio di 10 ducati per la riparazione della loro Chiesa e si esprime parere sfavorevole alla concessione di un sussidio al Canonico Don Nicola Paris facendo presente che lo stesso era stato destituito dall'incarico di Maestro Pubblico - che aveva esercitato dal 1818 al 1822 - perché, per l'età avanzata e per gli impegni di culto della sua Parrocchia non aveva potuto impiegare alla pubblica istruzione quel tempo e quelle cure che esigeva una opera sì importante ed aveva percepito, pertanto, uno stipendio al di sopra delle sue funzioni, e che la ricca prebenda parrocchiale ed il lauto Beneficio di cui godeva gli potevano garantire il soddisfacimento di tutti i suoi bisogni; si delibera, infine, di proporre per la nomina a Consigliere Provinciale ed a Consigliere Distrettuale, rispettivamente, i signori Domenico Riccardi e Giovanni di Robbio, entrambi possidenti.
(fine IX parte)
NOTE
18. Vedi delibera n. 127 del 6 settembre 1821.
19. Vedi delibera n. 150 del […] giugno 1823.
Renato Cifonelli
(da Il Sidicino - Anno XVII 2020 - n. 6 Agosto) |