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Indice Rosolino Chillemi
 
 

La nuova rivista "Capys"

 

Farà certamente piacere ai lettori de “il Sidicino”, la bella rivista di studi storico-culturali di Teano, apprendere che i quaderni campani di erudizione “Capys”, pubblicati per un quarantennio dall'associazione “Amici di Capua” e diffusi tra le principali biblioteche e istituzioni culturali italiane e straniere - dopo una sospensione resasi necessaria dalla povertà dei mezzi e del disinteresse delle istituzioni - è tornata sulla scena degli studi di Terra di Lavoro con nuova veste e nuovi indirizzi, sempre nello spirito dalla capuanità. Col titolo di “CAPYS – Rivista di Storia e Scienze Religiose” è uscito il primo elegante volume della nuova serie, numero 1-2 gennaio – dicembre 2010, come pubblicazione semestrale dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose S. Roberto Bellarmino, della Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale.
L'arcivescovo di Capua mons. Bruno Schettino, che alle cure pastorali e caritatevoli della città e del territorio unisce l'amore per l'arte e le antichità, ha voluto che l'antica rivista vivesse con nuova energia e interessi ma sempre legata alla nobiltà degli studi e dei tesori d'arte capuani, nominandone direttore onorario lo scrivente. Del che gliene sono devotamente grato e lusingato. Il prof. Ianniello, solerte presidente dell'Istituto di Scienze Religiose e il giornalista Carmine Riola sono rispettivamente il direttore e il direttore responsabile, affiancati da un consiglio redazionale altamente qualificato.
Continua così una testata gloriosa, onore e vanto degli studi campani, che dalla città del Volturno spazia su temi più vasti offrendoli all'attenzione nazionale tramite l'attento lavoro di critica dei bravi docenti e dei migliori frequentatori della nostra facoltà teologica. L'elegante volume primo della nuova serie di “Capys” si apre con la presentazione del sottoscritto, la prefazione di Tubiello e l'editoriale di Ianniello. Segue la sezione monografica con i saggi di Michele Miele su “Galilei, la chiesa e la scienza moderna”; di Gianfranco Basti: Dal telescopio al pensiero scientifico e filosofico moderno: il “genio di Galileo Galilei”; di P. Roberto Del Bene: “La matematica di G. Galilei.” A questa si aggiunge la sezione miscellanea che si apre con un attento studio di Biancamaria Tammaro su “Un importante Scriptorium greco a Capua nel X secolo”, seguito dal saggio di Sabrina Palomba che tratta delle “Opere a stampa di S. Roberto Bellarmino” da cui si evince l'elevato numero delle opere del Santo, così attivo al tempo della Controriforma ed oltre. La sezione bibliografica, comprendente note critiche, rassegne e recensioni, presenta i recenti studi di Carmine Matarazzo su “Filosofi e filosofie tra storia ed ermetica”; di Sara Ianniello che recensisce attentamente un volume di G. Balido su recenti studi agostiniani, e di Filippo Carcione che illustra la fatica di monsignore Tavernese dove si parla di un investimento pastorale della ricerca storica in un saggio che quel valente studioso scrisse sui Santi Cosma e Damiano. Un elenco accurato di altre segnalazioni chiude questo primo volume di “Capys”, mentre sta per uscire il secondo riferito al 2011. Sarebbe opportuno dedicare nei prossimi numeri una migliore attenzione agli assetti civili e religiosi del territorio capuano (cultura, arte, vicende, personaggi) che tanta parte hanno avuto nelle vicende politiche e culturali (e quindi morali e religiose della Campania e dell'Italia) per non dimenticare il punto di partenza e di arrivo dell'antica gloriosa rivista “CAPYS” che, sia pure con altra voce e altro ingegno, ha contribuito a quel progresso civile e morale cui tanto egregiamente tende la rivista attuale.

Rosolino Chillemi
(da Il Sidicino - Anno VIII 2011 - n. 12 Dicembre)