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... a proposito di Castel Pilano
 

Leggevo la “Contea di Capua” del 1885, di G. Stroffolino quando, a pag. 169 del primo tomo, mi sono imbattuta in una nota, a più pagine, che con particolare dovizia riportava l'ubicazione precisa di Castel Pilano .
La nota, riferita ad Erchemperto prigioniero nell' 881, diceva che il Castello era il più forte della contea di Teano. Pandonolfo lo aveva per due anni cinto d'assedio, ma dovette ritirarsi.
La nota continua: “Anche oggi (1885) si veggono di quella rocca alcuni ruderi, non lungi dal Castello di Conca, verso settentrione”. Volgarmente si dice a Monte piano.
L'Abate della Noce, nella Cronaca Cassinese, nelle sue note del primo libro, cap. 47, reca un istrumento nel quale il sito di Castel Pilano è ben determinato.
L'istrumento è del 1093 e tratta di una donazione, ai tempi dell'abate di Montecassino, Oderisco (1087-1105), fatta da un certo Pandolfo alle monache di S. Maria di Teano. Trattasi di un fondo i cui confini sono così indicati: - item e parte ribi mons, qui dicitur Piliani, qui discendit usque ad ribum, et vadit ad Castrum Conche per castanetu Aliprandi Judicis, et inde per serram dicti Castri ab Orienti…”

Carmen Autieri
(da il Sidicino - Anno VIII 2011 - n. 10 - Ottobre)