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La villa teanese dei Del Pezzo

 
 

Venendo a Teano da Mezzogiorno, ove adesso sorgono gli edifici della scuola elementare "Garibaldi" si poteva scorgere, fino al secondo conflitto mondiale, la settecentesca (forse già esisteva nel seicento) e bella villa "Del Pezzo". Nell'ottobre del 1943 la villa fu bombardata dagli Angloamericani, rimase diruta fino agli anni sessanta, quando gli Amministratori del tempo, dopo averla rilevata ne completarono lo scempio: al suo posto sorge un brutto palazzone scuro che funge da palestra, e fino agli anni ottanta nell'area, si poteva ammirare ancora un magnifico e morente albero di canforo. La villa nel XIX secolo, fu rappresentata in un quadro, forse l'unico, fino a quel tempo, che rappresenti la città di Teano in una pittura. In esso si può scorgere la "Villa Del Pezzo" ed il caseggiato immediatamente a ridosso della zona di S. Maria de Foris, il calce è scritta la seguente didascalia: Palazzo del Duca di Cajanello a Teano. A sinistra del quadro si può intravedere, a ridosso della cinta muraria, la cappella gentilizia dedicata a S. Michele Arcangelo, ancora esistente e da poco ristrutturata. In primo piano vi è una simpatiuca scena di contadini che tornano (presumibilmente) dalla campagna con i loro asinelli e le masserizie, alcune donne sembrano avere in mano dei fusi per filare la lana, all'ingresso del palazzo vi è rappresentato un distinto uomo. È curioso come dalla pittura si evinca la gergale "Pigna ru Ruca", ancora oggi che non c'è più né pigna né Villa, i più anziani nel rappresentare quella zona che da S. Maria de Foris degrada verso via Saetta, usano indicarla col toponimo: "sott'a pigna ru Ruca". Il quadro si trova in Francia ed appartiene ai discendenti non in linea diretta, della nobile famiglia, che ereditarono i beni di Teano.
La famiglia "Del Pezzo" pare sia addirittura di origini "Romane"; di certo ne troviamo traccia in due pergamene, una del 1109 e l'altra del 1110, che si conservano nell'archivio dell'abbazia della SS. Trinità di Cava dei Tirreni. In esse Ruggiero il normanno Duca diu Puglia e di Calabria, che non aveva ancora assunto il titolo di re, concede a Stanislao Del Pezzo il titolo onorifico di milite. A voler riportare le attinenze con questa famiglia ebbe con Teano, apprendiamo da Francesco Maria Pratilli da "Della Via Appia riconosciuta e descritta da Roma a Brindisi", che "... ne confini del territorio Teanese, presso il passo di Torricella, luogo tra Calvi e Tiano, onde passava la via Latina trovasi quel marmo..." in questo marmo vi è scolpita una iscrizione ove si legge(va) che Proclo, prefetto della decima coorte, piange la morte di Siria Pezzia Urbana, sua adorata moglie. Il rappresentante, più famoso della famiglia Del Pezzo, che abbia avuto a che fare con Teano, è certamente don Ottavio Del Pezzo futuro I Duca di Cajanello, investito del titolo, nel 1650, dallo stesso Filippo IV di Spagna in ricompensa dei servizi da lui prestati alla corona, infatti nel 1647 lo troviamo comandante della Piazza di Teano contro il rivoluzionario Giuseppe Ulisse o Colessa, questo capo popolo era chiamato volgarmente Papone. Nel 1647 - 1648 scoppiarono nell'Italia Meridionale, contro gli spagnoli, una serie di rivoluzioni fomentate dall Francia. Palermo, Napoli ad opera di Masaniello e molte altre zone del meridione furono messe a ferro e fuoco. A Teano e nei dintorni operò Papone al servizio del Duca di Guisa; più volte la città fu assalita ed in parte espugnata, infine però i Teanesi, comandati dal governatore Ottavio Del Pezzo, unitamente alle milizie del Principe di Roccaromana, i Duchi di Vairano e Castelnuovo, don Antonio Pescarino da Ailano, coadiuvati da una compagnia di moschettieri mandati da Napoli, riportarono una vittoria decisiva sui rivoltosi che dovettero riparare nella città di Sessa, ancora sotto la loro influenza; lo stesso Papone fu ferito ad una coscia nel luogo detto "Orto delle cerase". Dopo la vittoria i Teanesi appesero, come trofeo, il grosso schioppo, preso al condottiero, presso l'altare del santo Patrono ed in memoria posero la seguente iscrizione: AL DIVO PARIDE PROTETTORE SUO E LIBERATORE PIETOSISSIMO PER LA LIBERAZIONE DELLA CITTA' DALL'ASSEDIO DEL NEMICO E PER L'OTTENUTA VITTORIA IL SENATO E IL POPOLO DI TANTA VITTORIA GRATO L'ANNO SEGUENTE DEDICO' LE SUE SPOGLIE PEGNO D'ONORE E RIVERENZA L'ANNO DAL PARTO DELLA VERGINE 1649. Giuseppe Colessa, dopo alterne vicende, inseguito dalle truppe del Vicerè di Napoli fu arrestato a Rieti dove si era rifugiato presso una sua amante. Condotto a Napoli, nell'agosto del 1648, dopo essere stato aspramente torturato fu condannato a morte sulla ruota e poi ad essere squartato "... dopo gli fu mozzato il capo e diviso il corpo in quattro parti, trasportato a Sora (sua città natale - n.d.A.) e appeso agli sbocchi delle strade della città...".
Da una iscrizione che si trova nella Cattedrale di Teano apprendiamo che una Francesca Del Pezzo nel XIX andò in sposa al cavaliere Guglielmo De Vito Piscicelli, una sua figlia Maria Addolorata s'imparenterà con i Cattaneo di Teano. Nel 1927 vestirà la carica di I Potestà di Teano il Marchese Giovanni Del Pezzo fratello dell'ottavo Duca di Caianello, ex ufficiale di marina, partecipa alla spedizione di Tien Tsin nel 1900 in Cina contro i Boxers (che si rivoltarono contro le potenze occidentali) ed anche alla spedizione di Tripoli del 1911, per l'occupazione della Libia. Carlo Del Pezzo (1906 - 1976), sesto dei dieci figli del Marchese. fu l'ultimo della famiglia che abitò in Teano, negli anni quaranta, nel palazzo già in parte diruto; ricostituì il corpo degli scouts, nella nostra Città, occupandosene con intensa attività ed alti incarichi fino al 1958.
Gli attuali discendenti dei Duchi di Caianello vivono a Napoli, qualche anno fa, quando ho contattato il fratello del Duca Gaetano, Ferrante Del Pezzo, per la stesura del mio libro su Caianello, ho appreso che di Teano non sapessero più molto, e che stavano vendendo anche le ultime proprietà del loro antico feudo di Caianello.

Carlo Antuono
(da Il Sidicino - Anno IV 2007 - n. 12 Dicembre)