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Un'onorificenza al Merito Civile per la Città di Teano

 

Dopo la ridenominazione della piazza Umberto I a piazza 23 settembre 1943 – Luogo della memoria, uno degli ultimi atti della passata amministrazione retta dall'Ing. Di Benedetto è stato quello di fornire le direttive politico amministrative per procedere alla richiesta di riconoscimento di una onorificenza al merito civile per la città di Teano, per i tragici e nefasti eventi che la devastarono durante l'ultimo conflitto mondiale.
Teano, al confine settentrionale della Campania, punto nodale tra l'Appia e la Casilina e per l'accesso al Lazio e al Molise, per la sua posizione strategica all'interno dello scacchiere delle operazioni belliche e perchè cardine di una delle linee intermedie ritardatrici dell'esercito tedesco: la linea Barbara, che dal litorale costiero di Mondragone arrivava a Venafro e poi a Vasto sull'Adriatico, divenne uno dei teatri delle operazioni di guerra e bersaglio della furia cieca e distruttrice degli eserciti in campo.
Trovandosi inconsapevolmente al centro di un cruento e rovinoso fuoco incrociato, dall'alto e da terra, tra i micidiali cannoneggiamenti, bombardamenti e mitragliamenti aerei degli alleati anglo americani e le quotidiane razzie, violenze, rappresaglie, i rastrellamenti e gli eccidi, da parte dei nazifascisti.
Subendo, il 23 settembre 1943, come brutale anticipazione dell'imminente catastrofe, la cattura e deportazione in Germania di circa 350 uomini validi al lavoro, di età compresa tra i diciotto e i cinquanta anni strappati ai propri cari, alle proprie famiglie e costretti a umiliazioni, violenze e inaudite privazioni, nei campi di prigionia nazisti, per lavoro coatto quali “schiavi di Hitler”, da cui non tutti sono tornati.
Il passaggio della guerra sul suolo teanese è stato tragico, catastrofico, falcidiando la sua gente e tanti del napoletano che, per sfuggire il conflitto e i bombardamenti, in gran parte abbandonavano Napoli per rifugiarsi a Teano ritenuta più sicura, in aggiunta a quelli che, fatti sgombrare dalla fascia costiera reputata dai tedeschi possibile punto di sbarco delle truppe anglo americane, qui avevano trovato ricovero e accoglienza.
Il bilancio in termini di perdita di vite umane, patito dalla Città, è stato ingente, di oltre 200 caduti tra i morti per i due più devastanti raid aerei del 6 e 22 ottobre del '43, tra quelli barbaramente ammazzati dai nazisti, i morti nei lager, le vittime dei cannoneggiamenti, quelli saltati sulle mine, gli “omicidi armistiziali” e, infine, le successive vittime del dopoguerra, in prevalenza ragazzi, per lo scoppio di residuati bellici.
A cui si devono aggiungere gli oltre 120 soldati, caduti sui vari fronti di guerra e da prigionieri nei campi di prigionia.
Con una devastazione davvero considerevole del suo patrimonio edilizio, dei suoi magnifici monumenti, con la distruzione di interi quartieri e la perdita di tante opere d'arte.
Tra queste, il magnifico duomo dell' XI/XII sec. e la ricca biblioteca del Seminario andati quasi completamente perduti, la chiesa dell'Ave Gratia Plena o Annunziata, considerata la più bella chiesa barocca del casertano, completamente distrutta e con essa le preziose maioliche e le grandi pale d'altare di maestri napoletani settecenteschi, la chiesa di S. Francesco del XV sec. danneggiata ma fortunatamente salva perchè la bomba cha la colpì e l'attraversò non esplose.
Senza considerare la distruzione sistematica, ad opera dei tedeschi in ritirata, con il minamento degli edifici situati in posizione strategica e del rilevantissimo ponte di via XXVI ottobre.
A cui si deve aggiungere anche la perdita della bellissima fontana medievale delle “Settecannelle” smontata dagli alleati per il passaggio dei carri armati e andata irrimediabilmente perduta.
Per questo e per “l'alto senso civico, la grande forza, il coraggio, l'impegno e l'abnegazione, che la stessa Comunità ha dimostrato per risollevarsi dalla tragicità dell'evento potrebbe meritare un “riconoscimento morale” con un'onorificenza al Merito Civile per il gonfalone cittadino”.
L'Atto di indirizzo della Giunta Comunale n. 112 del 7 giugno 2018, dispone agli uffici competenti di procedere alla definizione degli interventi per la richiesta del'onorificenza, prendendo contatto col prof. Giuseppe Angelone che ha già curato la documentazione per la richiesta di riconoscimento per altri comuni (tra cui Pietravairano e Pignataro Maggiore), che hanno entrambi ottenuto la Medaglia d'Argento al Merito Civile, per redigere la “memoria storica” da inviare alle Autorità competenti, in collaborazione con lo scrivente, che da anni sta portando avanti accurate ricerche sugli avvenimenti verificatisi a Teano nel corso del secondo conflitto mondiale.

Martino Amendola
(da Il Sidicino - Anno XV 2018 - n. 8 Agosto)

(Collezione Di Benedetto)