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Cioccolateano, politici e giove pluvio

 

La kermesse di CioccolaTeano, una due giorni dedicata al cioccolato, giunta alla XI edizione, ha interessato, sabato 10 e domenica 11 ottobre, le vie e le piazze del centro storico coinvolgendo l'intera comunità.
La manifestazione, la grande festa dedicata al cioccolato, il “cibo degli Dei”, uno dei più longevi e apprezzati eventi cittadini, ha visto aumentare anno dopo anno la partecipazione, e l'interesse dei media, con un notevole afflusso di visitatori provenienti dall'intera regione.
Divenendo un  appuntamento atteso e irrinunciabile, un inno al gusto, al piacere, e alla spensieratezza. Sulla scia di “Eurochocolat” di Perugia, seppur in misura decisamente limitata e minore.
Con stand di maestri cioccolatieri e produttori artigianali, tra cui spiccava, ancora una volta, quello della Pro Loco, curato da Roberto Feroce e dal padre “Pippotto”, uno degli storici artigiani pasticcieri e cioccolatieri di Teano e vero nume tutelare della manifestazione, affollati di golosi e buongustai amanti del cioccolato, davvero cibo degli Dei, delizia del palato e toccasana dell'umore, capace di influenzare positivamente lo stato d'animo e fungere da naturale e gustosissimo antistress.
Oltre a musica, giochi e intrattenimenti per bambini e percorsi guidati storico artistici.
L'edizione di quest'anno è stata, però, fortemente caratterizzata dalle avverse condizioni meteo, con violenti scrosci d'acqua, che hanno messo in forte dubbio lo svolgersi della manifestazione, e penalizzato il prosieguo, e dalla presenza di vari rappresentanti politici, nazionali e regionali, della quale non si sono capite assolutamente le ragioni. Se non quelle, solite, della ricerca di una vetrina, e di visibilità, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.
Presenze, e passerelle, che sarebbe il caso di evitare in futuro, se non legate a specifiche risoluzioni, o ad assunzioni di precisi impegni, tesi a valorizzare il nostro territorio, le nostre ricchezze ambientali, paesaggistiche e culturali, e alla promozione dei nostri prodotti agroalimentari autoctoni di qualità. Puntando, invece, a iniziative tese ad enfatizzare, promuovere e valorizzare le nostre nocciole, le nostre castagne, nelle varie preparazioni del cioccolato e predisponendo ulteriori percorsi e stand.
Facendo tesoro dell'esperienza dell'iniziativa dei “Portoni Aperti”, prevedendo l'uso dei portoni dei palazzi storici del centro: Zarone, Iannaccone, Mazzoccolo, Galluccio, Barattucci, per nuove e scenografiche sedi di stand e esposizioni, in un felice connubio di arte e gastronomia.

Martino Amendola
(da Il Sidicino - Anno XII 2015 - n. 10 Ottobre)