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Cartoline da... Teano "2"

 
La mobilità negata
 

Il livello di vivibilità di un paese e la qualità della vita dei suoi abitanti, oltre che dalle ricchezze ambientali, storico artistiche, dal tessuto urbano e dal suo pregio architettonico, è dato principalmente dalla bontà ed efficienza dei servizi erogati e dalle infrastrutture presenti. Quando questi elementi sono strettamente connessi e intrecciati, quando alle bellezze naturali e paesaggistiche si affiancano politiche finalizzate a garantire al massimo l'accesso ai servizi e la fruizione delle risorse, a valorizzare il patrimonio culturale, a potenziare le strutture ricettive, a mantenere alto il decoro urbano, allora si può ben dire di vivere in un paese ospitale e vivo.
Questo vorremmo poter dire del nostro paese. Vorremmo, ma non è possibile, per tutta una serie di fattori legati alla miopia e all'inadeguatezza della classe dirigente che ha bloccato Teano negli ultimi decenni, facendola progressivamente, ma incessantemente, decadere e consumare.
Queste seconde “cartoline”, dopo quelle dedicate agli esempi di degrado e di abbandono di edifici pubblici, del mese di luglio, mostrano la precarietà, lo stato di abbandono, l'inagibilità, dei nostri marciapiedi che sono il simbolo inequivocabile dell'impossibilità di circolare liberamente e senza pericoli, di vivere pienamente la città; unitamente alla condizione in cui versano tanti tratti stradali gravemente dissestati, privi di regolare e ciclica manutenzione, sporadicamente rappezzati, raramente oggetto di interventi di rifacimento.
Marciapiedi, divenuti autentici percorsi di guerra, pieni di buche, di avvallamenti, di dossi, di ceppaie; con pali di segnaletica stradale o d'illuminazione, con alberature, panchine, scriteriatamente piazzate al centro di quei pochi tratti transitabili, immancabilmente occupati dalle auto in sosta e da bidoni e cumuli di immondizia. E laddove, vedi in Via XXVI ottobre e nel tratto di Viale Italia, dalla Caserma dei CC. alle rampe dell'ospedale, questi, dopo anni e anni, sono stati finalmente rifatti, lasciati nuovamente senza manutenzione alcuna, tanto che i piccoli punti di dissesto già presenti vanno quotidianamente allargandosi. La situazione è pressoché identica in tutto il territorio comunale: in Viale S. Reparata, Viale S. Antonio, Viale Italia, Via L. Abenavolo, Viale Ferrovia; Orto Ceraso, Viale L. Sturzo; per non dire delle frazioni. Qui, presentiamo emblematicamente, alcune foto, a illustrare l'insostenibilità della situazione.

Martino Amendola
(da Il Sidicino - Anno VII 2010 - n. 12 Dicembre)

I marciapiedi di Orto Ceraso

I marciapiedi di Viale Ludovico Abenavolo
I marciapiedi di Viale Italia
I marciapiedi di Viale S. Antonio
I marciapiedi di Viale S. Reparata