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"I Liberi" per l'Unità d'Italia
 

Presentazione del libro «Fiori di Ginestra»

 

Fernando Riccardi, Maria Scerrato e Antonio Umbaldo (foto di Mimmo Feola)
 

Le vite di persone comuni, le vite di donne forti e combattenti, i loro disagi, le loro lacrime, i loro aspri destini, la loro forza e la loro fierezza, diventano un collante segreto e spesso dimenticato che lega la storia nazionale ad una storia più sottile, sconosciuta, sepolta da migliaia di storie parallele: la storia del brigantaggio post-unitario e, più particolarmente, quella delle donne del brigantaggio.
Nell'ambito dei festeggiamenti per l'Unità d'Italia, il giorno 26 ottobre 2016 presso la sala del Loggione di Teano, grazie all'iniziativa della Pro Loco Teano e Borghi e del Gruppo teatrale “I Liberi” con l'appoggio del Comune di Teano, è stato presentato il libro “Fiori di Ginestra – donne briganti lungo la frontiera 1864-1868” di Maria Scerrato; pubblicista, insegnante di letteratura inglese e studiosa del fenomeno del brigantaggio femminile.
Il periodo storico così particolare e violento, la lotta continua tra istituzioni e vita pubblica, l'unificazione e le speranze dei contadini andate perdute, hanno fatto da cornice alla giornata, soprattutto attraverso il contributo dello scrittore e giornalista Fernando Riccardi; intervenuto nella spiegazione di questa specifica tematica tuttora dibattuta e spesso poco presente nella memoria storica collettiva.
La presentazione del libro, idealizzata nei particolari dall'associazione “I Liberi”, da anni impegnata nello studio e nella teatralizzazione del Brigantaggio, ha attraversato la vita di sette donne briganti dal coraggio e dal vigore singolare, le quali percorrono, quasi come un diario, le tante ombre della loro vita tormentata spesso terminata in tragedia.
Michelina Di Cesare, Nicolina Iaconelli, Elisa Garofali, Rosa Cedrone, Maria Capitanio, Cristina Cocozza, Maria Teresa Molinari, sono i nomi delle sette donne descritte nella loro semplicità e nella loro fermezza nel libro, le quali hanno preso vita, anche solo per pochi minuti, attraverso una drammatizzazione sentita e un'analisi attenta degli abiti dell'epoca curata, appunto, dall'associazione “I Liberi”.
La figura della donna diventa, così, il simbolo di una lotta, icona di forza nonché di bellezza, ma, soprattutto, immagine autentica e reale di un periodo storico troppo “manomesso”.
Il ruolo della donna, come tiene a precisare l'autrice Maria Scerrato, diventa un ruolo chiave nella comprensione dell'organizzazione stessa dei briganti e di come le donne, in generale, costituivano una figura di rilevanza e di fiducia nella banda, soprattutto per quanto riguarda l'affiancamento al capo brigante.
Il titolo del libro “Fiori di Ginestra” prende spunto proprio da una particolarità ricavata dall'analisi delle stesse donne: l'adorazione da parte di una delle brigantesse, Nicolina Iaconelli, di questi fiori caratterizzati da un giallo caldo e acceso.
È possibile ridefinire l'interpretazione della storia a partire dall'individuazione di un diverso punto dal quale osservarla e, sicuramente, questo giallo acceso della ginestra, potrebbe rappresentare il punto di inizio di un percorso indirizzato al rispolveramento di un periodo buio come quello del Brigantaggio post-unitario.
Dare voce alla gente che ha combattuto con la forza per i propri diritti, a quella stessa gente che è morta, che si è rifugiata sulle montagne, che è vissuta e si è data alla fuga su queste terre; è il giusto punto di partenza che bisognerebbe riconoscere nella storia di questo territorio; lo stesso, protagonista e testimone, del percorso che ha portato all'unità nazionale.

Delia Amendola
(da il Sidicino - Anno XIII 2016 - n. 11 - Novembre)

 

Fernando Riccardi (foto di Mimmo Feola)
Maria Scerrato (foto di Mimmo Feola)