TEANO
 
Recensioni
 

"Santuari" di Raffaele Bussi

 
Teodora Galluccio, madre di S. Tommaso d'Aquino; Isabella Barattucci, madre di S. Francesco Caracciolo; Maria Marseglia, madre di S. Gaetano Errico: tutte donne di origine teanese.
 

“SANTUARI” di Raffaele Bussi é apparso da poco nelle librerie. Esso è un libro che ripercorre “l'avventura umana di Gaetano Errico”. Non è una biografia né un romanzo ma una totale immersione nelle vicende terrene di Gaetano Errico e nella Napoli che fu, in pieno ottocento. Santo poco noto ma di grande carisma fu santificato da Benedetto XVI nel 2008. Bene inserito è nel libro la storia di questo santo sacerdote, fondatore a Secondigliano di Napoli dell'ordine dei Missionari dei Sacri Cuori. Due, sono a mio avviso, i pregi dell'opera: il primo, la narrazione della storia del santo senza affondi retorici, puntando a una progressiva scoperta delle sue qualità umane e spirituali; il secondo di aver tratteggiato parallelamente alla narrazione della sua vita un quadro vivace della società meridionale e delle vicende storiche che caratterizzarono la caduta dei Borboni nel sud del paese, dalla fuga in Sicilia di Ferdinando IV all'avvento di Garibaldi.
Di fronte ai molteplici capovolgimenti che caratterizzarono quel periodo storico, il Santo prete, seppe tenere una sua rotta di fedeltà al vangelo, pronto a pagare personalmente le sue rigorose prese di posizione, dedicandosi con abnegazione incomparabile alle cure della povera gente. Forte di un grande consenso popolare e di una fama di uomo miracoloso seppe dare corpo ad un'azione missionaria, improntata al rispetto della dignità popolare, promuovendo l'organizzazione dell'Ordine dei Missionario dei Sacri Cuori che presto si espanse in Italia e all'estero. Terzogenito di dieci figli Gaetano nacque a Secondigliano il 19 ottobre 1791 da Pasquale, pastaio, e Maria Marseglia tessitrice. Trascorse la sua infanzia dividendola tra il pastificio di famiglia e gli studi, senza trascurare però la frequentazione della parrocchia dei Santi Cosma e Damiano. Ordinato sacerdote il 23 settembre 1815 dal cardinale Luigi Ruffo Scilla nella Basilica di S. Restituta, nel 1816 è nominato parroco proprio della chiesa dei Santi Cosma e Damiano. Dieci anni dopo la sua nomina a parroco, il giorno di Pentecoste, annuncia ai fedeli la costruzione di una chiesa da dedicare alla Madonna Addolorata.
Terminata la costruzione commissionò a Francesco Verzella, uno dei più grandi scultori di statue lignee, una statua dell'Addolorata con tre angeli. La statua è considerata, a tutt'oggi, una delle Madonne più belle presenti a Napoli. Il 29 ottobre 1860 cessò di vivere don Gaetano Errico mentre spirava anche il Regno delle Due Sicilie.

Luigi Santonastaso
(da Il Sidicino - Anno IX 2012 - n. 4 Aprile)