Figlio di Angelo e Donna Apollonia Biasiucci, nacque a Teano il 5 marzo 1821. Laureato in giurisprudenza alla giovane età di venti anni, iniziò la carriera della magistratura, raggiungendo rapidamente i più alti gradi. Nel 1852 fu Giudice della Regia Corte Suprema di Giustizia di Napoli. Fu consigliere provinciale per il mandamento di Teano dal 1866 al 1869. Ottenne col solo Gigli, tra tutti i giuristi teanesi, la facoltà di tenere lezioni private di Diritto. Nel 1866 il Municipio di Teano, per sua iniziativa e guida, intentò giudizio di riscatto per tutti i beni che erano stati arbitrariamente incamerati dal Demanio. La sua esperienza in materia giuridica, fece sì che il 9 giugno 1876, la 4 sezione della Corte d’Appello di Napoli, accogliesse pienamente l’istanza del Comune e pronunciò sentenza, passata in giudicato, con cui condannava il Demanio dello Stato a restituire tutti i beni incamerati in seguito alla legge del 1862, nonché i frutti percepiti dal giorno del possesso a quello dell’effettiva restituzione del cospicuo patrimonio.