Venne ordinato sacerdote in settembre 1804 mentre era vescovo di Teano Mons. Del Vecchio il quale lo aveva già in precedenza designato maestro di grammatica e poesia di belle lettere in seminario, posto che conservò fino al 1805 (vedi "Teano Sidicino Sacro", parte 3 tomo 2 p.220-222). Fu socio della Reale Accademia degli Arcadi Sebezi col titolo di Nicanore Sagontino e dell’Arcadia di Roma col nome di Crisalgo Efesio. Negli anni 1805 – 1807 pubblicò in Napoli due volumi di prose e poesie da lui composte e dette loro il titolo “Discorsi di Varia Letteratura”. Fu membro della Società Economica di Terra di Lavoro. Scrisse di S. Maria della Ferrara, monastero dei Cisterciensi di Vairano, soppresso da Giuseppe Napoleone nel 1806 e poi da Murat nel 1809. Versatissimo nella Storia Sacra e Profana espose in sei volumi, coi tipi di Pasquale Tizzano, 1821-25 Napoli, la Storia di “Teano Sidicino antico e moderno”. L'opera ebbe poco dopo la morte dell’autore una seconda edizione che fu curata dall’illustre archeologo P. Raimondo Guarini, storico dell’antica Eclano. Fu eletto Decano in dicembre 1810, morì il 23 giugno 1826.