Teano, città della Campania, celebra il 23 gennaio la festa di sant'Amasio, suo secondo vescovo. Di lui si conoscono due Vite (BHL, I, pp. 58-9, nn. 354-55). Cacciato dall'Oriente sotto l'imperatore Costanzo (337-361), Amasio, allora sacerdote, venne a Roma e si presentò al papa Giulio I (337-352), il quale lo inviò a predicare in Campania. Si era nel periodo delle lotte ariane, quando le città erano spesso divise in due fazioni. Espulso da Sora dal partito ariano, si portò a Teano, dove fu eletto vescovo e dove morì pacificamente ca. l'anno 356. I Sorani, per riparare l'offesa fattagli, eressero in suo onore una chiesa.
Autore Filippo Caraffa
Fonte Enciclopedia dei Santi – Bibliotheca Sanctorum |
S. Amasio, prete di Sora di origini orientali, fu costretto a riparare a Teano per l'imperversare dell'eresia ariana nel sorano. Preceduto da fama di guaritore, a Teano fu accolto con tale venerazione da indurre il diacono Urbano, che sarebbe stato il naturale successore di s. paride come vescovo di Teano, a proporre l'elezione episcopale di Amasio con il quale faceva vita comune. Una tradizione meno forte le vuole non solo sorano ma anche primo vescovo di quella diocesi. Il suo culto è comunque ancora radicato in altri centri dell'alta Terra di Lavoro: è venerato ad Arpino in una chiesa periferica, ed è patrono di Piedimonte S. Germano che ne custodisce una reliquia donata da Mons. Sperandeo.
Guido Zarone
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