L'ASSOCIAZIONE
 
il Sidicino
 
Indice per autore
 
Indice Guido Zarone
 
 

5 agosto - Aria di festa

 

Quest`anno la festa cade a sole tre settimane dall'ingresso del nuovo vescovo S. E. Mons. Arturo Aiello, il Paride vivente. Lo abbiamo appena visto, ora lo conosceremo meglio. Nel corso della processione del Patrono e durante il pontificale solenne, il suo e i nostri sguardi si incroceranno. Forse egli cercherà di carpire sui nostri volti, sulle facciate delle nostre case, sugli usci socchiusi e sui balconi quegli elementi di conoscenza di cui ha bisogno per costruire un rapporto autentico e proficuo con il suo popolo e per impostare la sua futura azione.
Questa sarà l`unica novità della festa. Per il resto, solita routine.
Sono decenni che la festa patronale non cambia cliché: processione, banda e concertino. Processione a parte, non e che i Teanesi abbiano bisogno della festa di S. Paride per ascoltare musica operistica o assistere all'esibizione di qualche cantante in auge, al momento presente o qualche anno addietro. Riconosciamo ai vari comitati organizzatori di essersi impegnati e di aver lavorato, ma non possiamo tacere il fatto che questa festa è stanca. Quella di S. Antonio, pur senza banda e senza concertino, attira molto di più. La si respira aria di festa, ci si incontra, ci si muove, c`è la fiera; qua si passeggia stancamente per il breve e stretto Corso. Eppure, nei mesi estivi, a Teano si
svolgono non poche manifestazioni, alcune delle quali sono molto affollate e ci si diverte non poco. Basta pensare alla “Sagra degli antichi sapori" o a “Teano di notte" che quest`anno ritorna con il fascino della visita notturna ai monumenti illuminati. Perché allora non inserire nella festa patronale qualcosa di nuovo, di diverso o, forse, di antico: un incontro con i Teanesi che ritornano per l'occasione, giochi in piazza con gli stessi cittadini per protagonisti, manifestazioni culinarie con le specialità che la tradizione vuole si consumino a S. Paride, e così via. Quarant'anni fa la festa era diversa: c'erano i giocolieri. gli artisti di strada, i pappagalli che beccavano i foglietti della fortuna, le chiromanti, c'erano le gare podistiche e c'era anche una gimcana automobilistica.
Perché dobbiamo sempre rimpiangere il passato?

Guido Zarone
(da Il Sidicino - Anno III 2006 - n. 8 Agosto)