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Indice Giuseppe Toscano
 
 

Inseguire i desideri

 

In tempi difficili e drammatici, come il nostro, in cui tutto sembra precario e complicato, si vive nella convinzione che il mattino del giorno dopo possa portare solo maggiori segnali di difficoltà se non di disperazione.
Si leggono e si ascoltano sempre di più notizie allarmanti sugli ultimi sviluppi di una pandemia da Covid-19 che non accenna a scomparire ma sembra che voglia durare per sempre.
Restare fermi per attendere che la pandemia possa finire da sola o con solo il vaccinarsi non è immaginabile e, se lo si pensa, significa che le storie di pandemia di altri tempi non hanno creato la consapevolezza che per uscire da questo dramma che appartiene a tutti è necessaria la forte volontà comune di lottare con tutti i mezzi che la scienza ci offre e mettere in campo tutte le precauzioni necessarie per bloccare un virus spregevole ma dotato di una furbizia ingannatrice.
Non possiamo immaginare di essere il solito cinese che si siede sul ponte di un fiumiciattolo ed attende, con la solita pazienza, che passa prima o dopo il virus per poterlo infilzare con un ago legato sulla cima di una canna.
Questo virus sa di tutto questo, perdonate la metafora, ed allora gioca la sua carta vincente, sino ad oggi, camuffandosi in tante varianti da tranne in inganno anche i più attenti studiosi virologi che si disperano ad inseguirlo non riuscendo a trovare le opportune contromisure per mettere fine alla sua vita.
Il virus è talmente evoluto e furbo da approfittare della supponenza di alcuni umani che si credono i signori della terra ed i padroni dell’aria che respirano.
Sono convinti, questi umani, che il virus Covid 19 è solo una invenzione di qualche gruppo di potere che vuole trasformare tutto il genere umano in delle marionette iniettando un vaccino con micro apparati invisibili tali da ridurre ognuno di noi in dei soldatini al servizio di chi sa chi.
Questo modo di pensare di questi cosiddetti “uomini dal cervello libero” ma determinati a lottare contro una verità drammatica, si muore se non si combatte questo virus insidioso e subdolo con ciò che la scienza ci offre, il vaccino, li porta a disprezzare ogni possibile dialogo con chi vuole offrire loro i mezzi cognitivi per capire l’inutilità e la forte pericolosità del loro modo di affrontare un dramma che durerà ancora nel tempo.
Si augura a loro ed a tutti quelli che condividono queste strampalate idee complottiste di non fare la stessa fine del don Ferrante manzoniano: la peste non era spiegabile e quindi non esisteva ... e morì di peste.
Vi sono altri che pur non rifiutando il vaccino approfittano del disorientamento che produce il vivere un lungo tempo di pandemia e le restrizioni relative, per avere l’onore della ribalta ed aprono la loro bocca per dire sciocchezze e fandonie arrogandosi il compito di tutela di diritti di cui non ne conoscono nemmeno i contenuti.
Ne dicono di tutto. Chiamano in loro aiuto la Costituzione della nostra Repubblica, non ricordando che esiste una Costituzione scritta nella mente e nella vita di tutti gli esseri umani, nessuno la può cancellare, che ci ordina di conservare e difendere la vita con qualsiasi mezzo perché questo nostro mondo possa ancora esistere.
Hanno osato paragonarsi agli uomini della Resistenza ma hanno volutamente dimenticato che quegli uomini sono morti lottando contro un regime, quello fascista e nazista, che distruggeva tutto ciò che si opponeva al sogno di una razza predominante portando morte e distruzione ovunque.
È ridicola e burlesca la loro foga che usano per arringare alcune piazze italiane a ribellarsi contro chi le sta studiando tutte per difendere e conservare la vita.
Lo sanno che dicono solo menzogne e fandonie ma perseverano per aizzare, ancora una volta, i nostalgici del passato che sognano l’opportunità di scatenare una guerra civile per giungere al potere e ripercorrere una strada che la Storia ha condannato.
Vogliono imitare l’insano gesto della presa del potere approfittando di piazzaioli che non hanno altro che fare se non vendersi a dei futuri carnefici?
Ed assistiamo ogni giorno a delle comparsate di questi personaggi che dicono la loro per impaurire e condizionare tutti coloro che sono costretti ad ascoltarli per avere un momento di visibilità e poi scompaiono, ma il danno lo hanno fatto perché tra chi li ha ascoltati c’è stato sempre qualcuno che ha creduto a ciò che ha sentito.
Personaggi di tal genere li abbiamo sempre avuti. Bisogna avere il coraggio di spegnare il televisore quando appaiono, cancellarli dalle rubriche del nostro telefono e se si ha l’occasione di incontrarli di dire loro di finirla con le loro stupidaggini da piazzaioli.
Non mancano, era difficile che non mancassero, i leoni della tastiera che si ergono a giudici di tutto e di tutti sentendosi autorizzati a manganellare con i loro sproloqui inconcludenti ed offensivi chi ha il dovere di decidere su come salvarsi da un contagio che diventa giorno per giorno incontrollabile.
Già i giorni che stiamo vivendo sono più bui di una notte senza luna. Se si vuole portare un po’ di luce ognuno di noi deve riacquistare quell’innato amore nei confronti della vita che è frutto di sofferenza e di lotta.
Steve Jobs, cofondatore di Apple, in un suo intervento ad un convegno negli Stati Uniti, a chi gli chiedeva se il mondo della tecnologia avanzata potesse togliere agli uomini la libertà nel decidere sul proprio futuro perché tutto sarebbe stato condizionato da processori ed algoritmi, chiamò un giovane ricercatore che era seduto in prima fila, lo fece salire sul palco e gli disse in un modo convinto che la risposta alla domanda che gli era stata fatta era lui che poteva “inseguire i desideri” che non possono essere sostituiti da processori ed algoritmi, gelidi e privi di emozioni e di sentimenti.
Gli umani vivono di desideri e quello dominante, comune a tutti, è il desiderio del vivere in pieno la vita in armonia con un mondo variegato e bello che vive con noi.
I nostri desideri restano solo desideri se non li inseguiamo, se non lottiamo per poterli realizzare. Se vivono solo nella nostra testa e non li realizziamo e non li “inseguiamo” moriremo senza realizzarli.
In questa difficile e dura pandemia dobbiamo abbandonare la tristezza di un pensiero debole ed ammalato di paura e riacquistare quella forza per poter “inseguire i desideri” di vivere pienamente la nostra vita rischiarando l’oscurità di questa notte con l’aiuto della scienza ed un comportamento di vita adeguato al momento.
Ognuno di noi sa cosa deve fare quando si sente in pericolo, ed il pericolo per noi è il virus che cerca in tutti i modi di entrare in noi e sottometterci sino a portarci alla morte.
Se vogliamo sopravvivergli è necessario inseguire il nostro desiderio più grande che è quello di sconfiggerlo con tutte le armi, senza alcuna distinzione, pur di vivere.

Giuseppe Toscano
(da Il Sidicino - Anno XIX 2022 - n. 1 Gennaio)