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Dissenzi generazionali

 
Il prof. Alessandro Barbero
 

Su youtube è possibile ascoltare interessantissime lezioni di storia del professore Alessandro Barbero di una Università piemontese. Ma il professore non si limita ad illustrare il Medioevo solo. Ha un ventaglio di interessi vasti. Mi hanno colpito due personaggi del Settecento per i contrasti generazionali cha propongo come simboli sempre attuali.
Si tratta di Federico Guglielmo re di Prussia e di suo figlio Federico che da adulto sarà chiamato il Grande.
Padre tedesco fin nelle midolla, grande e grosso di corporatura, dai capelli a spazzola coperti dall’elmo non ancora chiodato, dall’abito rude di tipo militare, che impugnava un bastone sempre pronto ad usarlo contro chi gli si opponeva, dagli occhi lampeggianti, dalla voce possente atta al comando; e suo figlio Federico minuto di fisico, dai capelli folti “un capellone”, dagli abiti ricercati alla moda francese, con in testa il tricorno borghese, che suonava il flauto e il violino, e componeva musica, che frequentava i philosophes appunto francesi, che beveva champagne. Il padre beveva esclusivamente birra teutonica.
Il contrasto esplose. Federico cercò di fuggire dalla Prussia ma non ci riuscì. Il padre lo punì troppo severamente. Fece decapitare il miglior amico sotto gli occhi, colpevole di aver assecondato il principe del quale era intimo.
Ereditato il trono, Federico mutò d’animo (da dandy a guerriero) e divenne il Grande.

Lucio Salvi
(da Il Sidicino - Anno XVII 2020 - n. 4 Giugno)