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Indice Lucio Salvi
 
 

Il popolo gabbato

 
 

Non c'è democrazia quando la volontà popolare viene filtrata annacquata e incanalata dai poteri costituiti.

Non c'è democrazia nel mestatoio linguaggio dei politici.

Non c'è democrazia nella cooptazione dei candidati da parte dei segretari dei partiti.

Non c'è democrazia nell'avallo obbligato di candidati ignari incompetenti o disonesti.

Non c'è democrazia nella rimozione degli astenuti e delle schede bianche dal gioco politico.

Non c'è democrazia nella dittatura delle minoranze detta maggioritaria da legge truffa.

Non c'è democrazia senza alcun vincolo di mandato che permette ai voltagabbana di proliferare.

Non c'è democrazia quando è l'esecutivo a legiferare e il legislativo a eseguire sotto ricatto del voto di fiducia.

Non c'è democrazia quando il politico tra maggioranza assoluta, relativa, qualificata, legge elettorale, ecc. cerca quella più utile a sé.

Non c'è democrazia quando l'unica forma di democrazia possibile è la dittatura!

Il suddetto decalogo che ha il sapore di una litania e ampiamente commentato e corroborato da validi argomenti dal filosofo e matematico Piergiorgio Odifreddi, in un breve (pagine 200) libro della Rizzoli dal titolo “LA DEMOCRAZIA NON ESISTE” del gennaio 2018. Una critica matematica della ragione pratica, come recita il sottotitolo.

Le perle sono molte. Ne cito qualcuna.

La differenza tra le repubbliche islamiche e quelle occidentali è che mentre gli ayatollah e i mullah agiscono apertamente alla luce del sole, la Chiesa trama subdolamente nell'ombra. In entrambi i casi condiziona pesantemente il parlamento che dovrebbe essere laico e invece alberga molti cavalli di Troia.

I significati della democrazia divergono nel tempo. Nel famoso discorso del 1823 per i caduti della battaglia di Gettysburg, nella guerra di Secessione americana, Abramo Lincoln definì la democrazia “governo del popolo, dal popolo, per il popolo”.

Nell'accezione comune, nel significato canonico, in democrazia è il popolo che governa. Nella interpretazione apocrifa, cioè falsa: il popolo da soggetto diventa l'oggetto da governare.

Il filosofo americano Jason Brennan (1979-vivente), docente alla Georgetown University di Washington, propone di distribuire il potere politico in proporzione alla conoscenza o competenza.

Idee simili le aveva Confucio.

Lucio Salvi
(da Il Sidicino - Anno XV 2018 - n. 3 Marzo)