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Un lascito testamentario

 

Un funzionario pubblico al suo posto per un trentennio inevitabilmente contrae con i collaboratori rapporti di amicizia che nulla hanno di male anzi aiutano a vivere ed a operare.
Chi scrive contrasse tali rapporti anche con l'operatore delle pompe funebri (Nicola Melese) perché gli facilitava il lavoro dandogli accesso alla propria abitazione -oltre all'ufficio, naturalmente- ogni qualvolta necessità lo imponevano senza riguardo alle ore di veglia o di sonno.
Di conseguenza l'Operatore meritò l'invito ai festeggiamenti per l'addio al lavoro dell'ufficiale sanitario (Lucio Salvi) e, per risparmiare parcheggio, lo condusse seco alla festa che si svolse ad Alvignanello nella azienda agrituristica biologica “Le olive di Nedda” con il proprio carro funebre di lavoro nero ed oblungo, tanto da sollecitare gli scongiuri degli invitati superstiziosi.
Naturalmente vi giunse seduto: non certo disteso…
Quando tale Operatore morì -or sono molti anni- lasciò un legato agli Eredi disponendo che dovevano inviare al funzionario municipale ogni Natale un pacco dono.
Anche quest'anno 2016 Babbo Natale da oltretomba ha ravvivato il lascito.
Nel ringraziare gli Eredi del dono ho scritto un “A presto” sì da lasciare di stucco il lettore oltre i destinatari.

Lucio Salvi
(da Il Sidicino - Anno XIV 2017 - n. 1 Gennaio)