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Maestri napoletani

 
 

Il noto editore di via Bisignano (Napoli) Guida ha stampato, nel novembre dello scorso anno, un volume di 311 pagine di una cinquantina di interviste della giornalista Maria Chiara Aulisio, capo servizio de Il Mattino, alle seguenti personalità del mondo artistico culturale scientifico ecc.: Raffaele Aragona .Renzo Arbore. Peppe Barra. Massimo Capaccioli. Samuele Ciambriello. Luciano Cimmino. Franco Corcione. Maurizio Cotrufo. Pippo Dalla Vecchia. Isa Danieli. Paolo De Crescenzo. Renato De Fusco. Vinicius de Menezes. Armando De Stefano. Alfredo Forgione. Pietro Forquet. Alessandro Lelj Garolla. Lodovico Genghini. Fabrizio Iacono. Enrico Isata. Mimmo Jodice. Giuseppe La Mura. Francesco Lucarelli. Angela Luce. Gianni Madaloni. Aldo Masullo. Ernesto Mazzetti. Dino Meglio. Sally Monetti. Giuseppe Morra. Marino Niola. Nicola Pagliara. Elio Palombi. Vincenzo Pozzimenti. Marcello Piazza. Massimo Pica Ciamorra. Gianni Pisani. Muriano Rigillo. Aldo Loris Rossi. Renato Rotondo. Vincenzo Salemme. Mario Salvatore. Antonio Sasso. Renato Sparacio. Giuseppe Tesauro. Fulvio Tessitore. Aldo Trione. Fabrizio Valletti. Rossana Vettosi. Carlo Viggiani. Bruno von Arx. Carlo Vosa.
Questi tutti i nomi delle personalità riportati sulla scarna copertina che, oltre il titolo “Maestri napoletani” e la giornalista, non contiene immagini. Tranne che riportare, nell'interno, le foto di tutti i Maestri.
Scrisse mons. Gianfranco Ravasi: Il vero maestro non insegna soltanto ma fa innamorare della bellezza del sapere.
Degli intervistati sottolineamo il prof. Massimo Capaccioli astrofisico, direttore dell'Osservatorio astronomico di Capodimonte dal 1993 al 2005.  Ha concepito e gestito il telescopio a grande campo Vst che è posto sul Cerro Paranal in Cile.
Il maggior merito, a mio modesto giudizio, è quello di spezzare una lancia contro l'astrologia. Gli oroscopi? Una cosmica sciocchezza.
Scrive un lettore sul LA STAMPA (28 dicembre 2016): “la Rai mandava in onda il solito astrologo, che da anni lucra gettoni con le sue previsioni, mai azzeccate quali terremoti, attentati, catastrofi, buttando via soldi pubblici e sopra tutto “educando gli utenti” alla superstizione.
Bisogna lottare contro l'oscurantismo. Compreso quello delle madonne che piangono osservando orari fissi (Medjugorie) tenendo conto di ora legale e solare …
I giornali più paludati non esitano e non si vergognano ad interpellare astrologi per emettere oroscopi riguardo il nuovo anno. A sbeffeggiare queste varie cialtronerie ci pensava già Cicerone che nel “La natura degli dei” prendeva in giro gli aruspici che emettevano vaticini “commerciali”. “È sorprendente che un aruspice possa vedere un altro aruspice senza mettersi a ridere.”
Si ha un bel dire che ormai a dominare è la scienza che ha spazzato via le nubi della magia, del mito, e della superstizione   così da rendere cristallino il cielo della ragione.
C'è un altro genere di panzane che mamma Rai ci ammannisce. Dopo il telegiornale della sera, Rete 4 dispensa sapienza agro alimentare attribuendo a questo ed a quel prodotto della terra (cavolo rape zucca bietole ecc.) un effetto benefico su determinati apparati dell'organismo. Ma da dove li ha appresi? Dalla tradizione di… ignoranza popolare: solo dicerie. Occorrono dati scientifici inesistenti non fantasie!

Lucio Salvi
(da Il Sidicino - Anno XIV 2017 - n. 1 Gennaio)