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Dante - La Divina Commedia: la favola bella

 

La lussuosa rivista trimestrale Officinae della Massoneria italiana (rivista non in edicola né distribuita ai non soci – come chi scrive – in un articolo di Luigi Pruneti scrittore ed autorevole “fratello” lamentò la scarsa attenzione che il Paese aveva dedicato al sommo poeta Dante Alighieri nell'anno centenario (750) della nascita, il 1265. Ed ha da recriminare sul modo di dire corrente l'Inferno di Benigni che la spettacolare manifestazione teatrale ha onorato il Vate ed è vanto del comico toscano.
Sarà per questo che Matteo Renzi lo ha portato da Obama a rappresentarci tutti?
Certo si ha l'impressione che l'anniversario sia un po' dimenticato. Dante in soffitta ha titolato Pruneti. La tomba ravennate deserta!
In un viaggio in Iran trovai giovani ai piedi del sepolcro di un poeta persiano del Quattrocento che in silenzio raccolto ne leggevano i versi.
Quale sensibilità e quanta cultura! Inimmaginabile gli italiani assorti come in preghiera intorno alle urne di Foscolo d'Annunzio Guido Gozzano, di cui ricorre il centenario?
Vero è che le rampogne che Dante distribuisce a piene mani infastidirono i contemporanei e infastidiscono tuttora. L'Italia rissosa divisa masochista parolaia e inconcludente ai margini dell'impero, oggi dell'Europa.
Il Centro Dantesco dei Frati minori Conventuali di Ravenna ha dato alle stampe tre volumi rilegati de “La Divina Commedia” sotto forma di Racconto visivo per bambini dai 5 ai 100 anni, come precisa il sottotitolo. Il poema è in prosa; i testi sono di Amedeo Tumicelli; le illustrazioni godibilissime della pittrice del sacro Cristina De Toni. Il prezzo contenuto è di 15 € per tre. I tre colori delle ampie copertine sono luminosi.
Tutto ciò che rende interessanti misteriosi suadenti profondi i versi del Fiorentino va perduto e resta solo la pura forma.
Ma l'opera si può consigliare ai genitori che vogliano ampliare un po' il parco letture dei loro pargoli e fargli entrare in testa la trama l'ossatura di questa opera meravigliosa. Utile anche per gli adulti.
Papa Francesco ha definito Dante “Profeta di speranza, annunciatore della possibilità di riscatto, della liberazione, del cambiamento profondo do ogni uomo e donna, di tutta l'umanità. Egli ci invita a ritrovare il senso perduto o offuscato del nostro percorso umano e a sperare di vedere l'orizzonte luminoso in cui brilla in pienezza la dignità della persona umana”.

Lucio Salvi
(da Il Sidicino - Anno XIII 2016 - n. 12 Dicembre)