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Prolifica pantegana

 

Il magazine del Corriere della sera ha recentemente dedicato una pagina intera alla prolificità dei ratti tale da spiegare come nelle metropoli italiane se ne contino all'incirca dal quindici ai venti milioni per un totale di circa 500 milioni ! Stime ovviamente approssimative prudenziali.
Il fatto è che la natura permette loro, per un tempo di estro (calore, periodo favorevole all'accoppiamento) di sei ore un numero impressionante di accoppiamenti: da trecento ai cinquecento. Per tutti i maschi che lo vogliano.
C' è di più. Se una topa incinta vede passare un marcantonio di topo che le piace di più, riassorbe i feti concepiti e si accoppia con il bellimbusto sopraggiunto più gradito.
Non basta. La femmina può conservare il seme maschile o una parte per tempi migliori: “ ritenzione degli zigoti”. Una coppia di pantegàne può generare in nove anni due milioni e 197 mila tra figli e nipoti.
Di fronte a tale marea montante, valanga inarrestabile, si impone una frequente derattizzazione periodica; resa difficile dalla necessità di cambiare spesso il tipo di esche perché le pantegane subodorano il pericolo e, fattesi furbe, lo eludono.
Con la disponibilità sessuale di cui sopra l'umanità dovrà gettare la spugna. Quando saremo scomparsi dalla faccia della Terra i topi usciranno dalle tane e si impossesseranno del globo!
L'atollo dell'oceano Pacifico bombardato più volte da bombe atomiche sperimentali ha visto scomparire ogni forma di vita e il suolo trasformarsi in una lastra di vetro ma con la sopravvivenza dei topi che si nutrono di pesca.
Verrà un giorno… che i topi si alzeranno in piedi, su due gambe, poggiandosi semmai sulla coda e guarderanno il sole !

Lucio Salvi
(da Il Sidicino - Anno XI 2014 - n. 1 Gennaio)