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Indice Lucio Salvi
 
 

Un tè tutto british

 

Accadde a Londra: una turista italiana e la sua amica entrarono in un bar e chiesero due tè. La signora accompagnò l'easy english (inglese scadente) con il gesto della mano con il quale abitualmente indichiamo il due. Indice e dito medio divaricati.
Questo gesto se rivolto all'esterno indica vittoria, come faceva Winston Churcill. Se rivolto al contrario significa ben altro. Equivale a quello inelegante di Bossi, l'Umberto, il buzzurro politico padano! Stupore e orrore del cameriere.
Oggi il tè campeggia sui maggiori quotidiani nazionali perché la Twinings che da 300 anni lo produce ha deciso di cambiare il gusto dell'Earl Grey. In Inghilterra è la rivolta. Il nuovo prodotto, l'Earl Grey Aromatics, sa di “acqua sporca”, sembra un prodotto per lavare i piatti.
Fondata nel 1706 da Thomas Twining, la Twinings aprì una tea room sullo Strand, elegante e centralissima strada della capitale, al n. 216.
La miscela in contestazione fu lanciata nel 1831; il nome fu un omaggio al primo ministro Charles Grey che ricevette il tè in dono da un mandarino cinese in ringraziamento per avergli salvato un figlio. Durante il viaggio dalla Cina a Londra le foglie di tè nero viaggiarono insieme al bergamotto assorbendone l'aroma. Era nato l'Earl Grey.
Un tè che si rispetti si accompagna ai biscotti friabili “scones”; o alle focaccine burro e miele “crumpets”.
Se ci troviamo in Francia suggerisco di bagnarlo con le madaleine in omaggio a Marcel Proust abituale consumatore.
Per finire un consiglio: se hai freddo una tazza di tè ti scalda, se sei depresso ti rincuora, se sei agitato ti rilassa. Parole di William Gladstone primo ministro!

Lucio Salvi
(da Il Sidicino - Anno VIII 2011 - n. 9 Settembre)