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Convegno della FIDAPA

 

su "Le problematiche delle donne manager"

La sezione di Teano della FIDAPA di cui è Presidente la prof. Anna Maria Gelsomino Salvi ha organizzato il 9 febbraio 2006, con il Patrocinio del Comune di Teano, un convegno dibattito sul tema: “Le problematiche delle donne manager”. Moderatore il dott. Ermanno Corsi, Presidente dell'Ordine dei giornalisti della Campania, il quale ha evidenziato l'avanzata delle donne in tutti i campi: dal giornalismo (che annovera il 45% di donne), alle corrispondenti di guerra (una per tutte Lilli Gruber), alla magistratura, alla presenza nell'arma dei carabinieri (v'è perfino la donna rambo), ecc.
La dott.ssa Margherita De Florio, responsabile del settore farmaceutico della Regione Campania, ha parlato della sua esperienza di lavoro ed ha fatto un excursus della emancipazione femminile compreso le tappe legislative. Ed ha sottolineato come spesso sul lavoro i manager maschi godono della fiducia dei dipendenti; non così le donne manager.
La dott.ssa Vincenza Diana assessore provinciale alle politiche sociali, sanità e assistenza, ha evidenziato le difficoltà di penetrare in politica enumerando le percentuali di presenze di donne nel parlamento: le donne italiane sono numericamente all'ultimo posto nella Ue.
ll Sindaco di Roccaromana dott.essa Anna De Simone ha posto l'accento sulle difficoltà muliebri ché oltre al lavoro comprende la gestione dei figli e la conduzione dell'azienda famiglia.
Un quadro estremamente negativo per la condizione femminile è stato quello dipinto dalla dott.ssa Lella Golfo, (presidente della Fondazione Marisa Belisario), la quale affermando che trattasi di situazione drammatica, ha incitato le fidapine all'autocoscienza; a non trovarsi su posizioni da “Eva contro Eva” (le donne che non votano le donne). Un vero e proprio squillo di tromba... apocalittica.
La dott.ssa Maria Rosaria D'Agostino, direttore commerciale e servizio assicurazione qualità, ha raccontato di come entrata giovanissima in azienda, cercò di adeguarsi al costume maschile. E di come, dopo alcuni mesi, venne invitata dal suo capo sessantenne ad indossare abiti femminili. Si intende in senso metaforico!
Il moderatore ha chiuso il convegno augurando alla società italiana per il cui avanzamento civile è indispensabile la presenza attiva ed operante delle donne (l'altra metà del cielo) che da un femminismo esasperato (quello su riportato, ad esempio, della Golfo) ci si attenga ad un femminismo ragionato.

Lucio Salvi
(da Il Sidicino - Anno III 2006 - n. 3 Marzo)