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Giuseppe N. Giberti Vescovo di Teano e dott. in utroque iure

 

Giuseppe Nicola Giberti non compare tra gli uomini illustri teanesi in quanto nacque a San Genesio, vicino a Macerata intorno al 1631.
Anche lui, però, come molti, come tanti, a Teano ha dato molto di se', come vescovo, fin dal maggio 1681, quando fu nominato.
A lui spettò il compito di consolidare le principali istanze di riforma emerse dal concilio di Trento che i suoi predecessori avevano iniziato ad applicare.
Il suo primo editto, emanato il 4 luglio 1681, impose ai laici il divieto di lavorare nei giorni festivi, proibì il porto delle armi in chiesa.
Agli ecclesiastici proibì il porto delle armi, il gioco delle carte e dei dadi.
Un altro richiamo consistette nell'osservanza dell'obbligo dell'abito clericale, della tonsura, dell'insegnamento della dottrina e dell'assistenza ai moribondi.
Vietoò la coabitazione con donne sospette di meretricio.
Svolse un'intensissima attività pastorale e fu anche membro del Sant'Uffizio.
Fu proprio durante l'espletamento di tale incarico che, non essendosi allineato alle posizioni intransigenti della curia romana contro gli ateisti, fu sostituito da Giovanni Battista Giberti.
Uomo dotto e di vita irreprensibile fece molto per aiutare il seminario, ricostruì la cattedrale, riformo' il clero.
Dedico' molte cure ai poveri della Diocesi e si adoperò di istituire una congregazione di sacerdoti per l'educazione cristiana del popolo.
Il 29 novembre 1697, ormai cieco, rinunziò al governo spirituale della chiesa di Teano e si ritirò a Napoli dove morì il 4 ottobre 1699.

Mariavittoria Riccio
(da Il Sidicino - Anno IX 2012 - n. 11 Novembre)