L'ASSOCIAZIONE
 
il Sidicino
 
 
Gli Amici del Simposio
La degustazione di Domenica 13 marzo 2022:
Irpinia DOC Aglianico Vigna Cinque Querce 2016
 

(foto di Mimmo Feola)
 

Con gli “Amici del Simposio”, presso il Gran Caffè Cristal, erano presenti due figure storiche della sinistra politica sidicina, Costantino Lauro e Alberto Autieri con i quali ci siamo intrattenuti in una breve conversazione sull’attuale situazione politica/amministrativa di Teano.
Come promesso, l’architetto Alfredo Balasco ha aperto ancora una volta il suo caveau di bottiglie prestigiose per prelevare l’”Irpinia DOC Aglianico Vigna Cinque Querce 2016” della cantina Molettieri.
Al vino abbiamo abbinato un caciocavallo allo “Zafferano di Terra di Lavoro”, di media stagionatura, prodotto dall’azienda “Casearia Mira Monti” di San Potito Sannitico in collaborazione con la cooperativa “Crocus” i cui soci coltivano questa spezia nei comuni di Capriati al Volturno, Raviscanina, Rocca d’Evandro, Teano e Vairano Patenora. Il Formaggio è un omaggio dei miei amici proff. Augusto Parente e Antonio Croce che sono stati i fondatori della cooperativa.
Salvatore Molettieri della omonima azienda vitivinicola a Montemarano in provincia di Avellino è davvero un personaggio fuori dal comune, che ho avuto il piacere di incontrare presso il ristorante la Fortezza Normanna di Antonio Ruggiero, poco tempo dopo che il suo “Taurasi Vigna Cinque Querce 2006” ebbe il riconoscimento dal Gambero Rosso come miglior vino rosso dell’anno; un uomo d’altri tempi che con la sua famiglia condivide la fatica e un senso speciale di ospitalità.
L’articolo di Paolo De Cristofaro che descriveva la degustazione del Taurasi premiato terminava con questa bellissima frase:
“Un vino commovente per la sua complessa schiettezza, che ci sembra destinato a durare per sempre.”
La storia di questo grande vignaiolo campano ha radici lontane, tramandate di padre in figlio; Salvatore produceva uva ma non aveva i mezzi per poterla imbottigliare in proprio, pertanto la vendeva alle principali aziende campane, fino al 1983, anno in cui ha iniziato a produrre per sé. Nel 1995, con l’ingresso in azienda del figlio Giovanni, enologo, si cambia registro e prende il via quella che diventerà una delle più importanti realtà vinicole di tutta la regione.
Il “Cinque Querce Irpinia Aglianico” è prodotto da uve aglianico 100%. La vendemmia viene effettuata a fine ottobre/inizio novembre con raccolta manuale, pigiadiraspatura e fermentazione in acciaio a temperatura controllata. L’affinamento del prodotto prevede circa 24 mesi in barriques e botti grandi di rovere e un minimo di 6 mesi in bottiglia.
Nel calice il vino si presenta con un colore rosso rubino intenso, al naso si esprime con accattivanti profumi di frutti rossi: ciliegia e marasca molto matura, spezie e aromi di chiodi di garofano e cacao, al gusto è pieno, morbido, sapido con una lunga e complessa persistenza aromatica.
Un aglianico di grande carattere da abbinare ad arrosti di agnello, maiale e formaggi di media stagionatura. (G. F.)

(da Il Sidicino - Anno XX 2023 - n. 1 Gennaio)