“Da soli non si può” è stata la parola d’ordine dell’Arci negli anni ’80, quando lo stare insieme, il condividere idee e esperienze con gli altri era cosa assolutamente naturale e facilitata da una moltitudine di organizzazioni, movimenti, strutture, associazioni, partiti. Oggi in questo mondo virtuale, dove illusoriamente si è sempre connessi con una miriade di “amici” sulle piattaforme di Internet ma desolatamente sempre soli, si sente sempre più forte l’esigenza di socialità, di rapporti interpersonali.
Allora, si cerca di tessere nuove amicizie e di consolidare le vecchie. Esigenza resa drammaticamente più impellente in questo buio periodo di Pandemia. In quest’ottica, un gruppo di amici, solitamente riuniti il sabato e la domenica mattina per un caffè o per l’aperitivo, piacevolmente conversando di questioni generali e particolari, ha deciso di condividere il piacere di degustare assieme alcune bottiglie di vini d’annata e di qualità, da “meditazione”, messe a disposizione dalla cantina di uno di loro, tra l’altro anche “sommelier”.
Perché il piacere, la conoscenza (e la bellezza, la gioia), non ha valore se rimane prerogativa di un solo soggetto, non viene comunicata e non serve all’arricchimento di altri.
Così ha preso corpo quest’iniziativa, e così’ ogni domenica mattina si degusta una nuova bottiglia. (M.A.)

SCHEDA

Area di produzione: Comuni di Notaresco e Ortona (Abbruzzo), Sava e Manduria (Puglia)
Vitigni: Montepulciano, Primitivo, Negroamaro, Sangiovese e Malvasia Nera.
Colore: Rosso
Anno di produzione: 2003
Temperatura di servizio: 18°
Caratteristiche sensoriali: il calice si colora di un rosso aranciato, profumi intensi e persistenti, con note fruttate di confettura, arricchita da note di cannella, chiodi di garofano, cacao, liquirizia. Struttura poco equilibrata, dovuta all’eccessivo invecchiamento, importante nota alcolica e un’adeguata freschezza, il tannino è morbido e buona la persistenza. Andava bevuto in anticipo di qualche lustro.
Abbinamenti gastronomici: la sapidità dei formaggi stagionati, la succulenza della cacciagione, dei brasati e degli stufati di manzo.

(da Il Sidicino - Anno XIX 2022 - n. 2 Febbraio)