L'ASSOCIAZIONE
 
il Sidicino
 
 
PRESIDIO LIBERA TEANO
Per amore del mio popolo non tacerò
 
 

Questo 19 marzo è ricorso il 25°anniversario dall'uccisione di Don Peppe Diana. In questi 25 anni tanto è stato fatto di buono ma tanto c'è ancora da fare e, seppur possa non essere palese a tutti, tanto c'è da lottare per difendere ciò che è stato fatto. E così anche quest'anno abbiamo deciso di essere al fianco del Comitato Don Peppe Diana, per condividere momenti di gioia e di dolore, di tristezza e di vigore. Abbiamo sfilato in migliaia per le strade di Casal di Principe, a testa alta, coscienti che tante cose sono cambiate da quel violentissimo 1994, soprattutto per merito degli abitanti di Casale, dei soci di Libera e del Comitato. Dopo 25 anni qualcuno potrebbe dire che ormai il pericolo è scampato, che la camorra è sconfitta, eppure noi tutti sappiamo che non è così, sappiamo anzi che la camorra si è evoluta, si è resa più mansueta e discreta, ma si è fatta impresa, politica, finanziaria, e pertanto altrettanto pericolosa per la crescita della nostra società. E siamo quindi ancora qui, dopo 25 anni, a dire che questa è la nostra terra, che noi la difenderemo con amore e la coltiveremo di fiori e frutti bellissimi, perché solo dall'amore possono nascere la bellezza e la felicità. Oggi e sempre Partigiani del Bene.
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Dalle parole ai fatti

Ogni giorno, per chi ha ancora la forza di tenere gli occhi aperti, si mostrano le contraddizioni della nostra società; ogni giorno siamo costretti, dalle televisioni o dalla nostra morale, a vedere quanto i principi della nostra amata costituzione vengano calpestati e derisi, spesso dagli stessi che avrebbero il dovere di difenderla e rispettarla. Troppo spesso abbiamo dovuto assistere inermi ad ingiustizie perpetrate da violenti, razzisti, opportunisti ed egoisti. Ma quante volte abbiamo deciso di alzare veramente la voce? Quante volte abbiamo deciso di denunciare? Dal momento che ancora tanto c'è da fare per bloccare tali fenomeni possiamo dire, senza vergogna e ad alta voce (anche stavolta): troppo poche. Eppure diventa talvolta inspiegabile capire cosa ci ha condotti a questo; o ancora di più cosa ci ferma dal fare questo nuovo passo; o meglio ancora, cosa possiamo cambiare? Come Presidio Libera di Teano abbiamo deciso di ripartire dalle scuole, perché crediamo fortemente che tale istituzione abbia una dignità da ricostituire, una struttura etica da riassemblare e una funzione educativa da ritracciare. E così, tra un incontro e l'altro, abbiamo incontrato circa 150 ragazzi dell'istituto “U. Foscolo” di Teano, abbiamo tentato di esporre in modo chiaro quali sono i problemi del nostro paese, della nostra regione, del nostro stato. Siamo partiti dunque dai problemi relativi alla corruzione, al malaffare, per arrivare ai danni che questi hanno causato all'economia, all'ambiente e alle coscienze. E proprio su questo ultimo punto abbiamo tentato di spingerci più in là, perché se è vero che le mafie si combattono con le leggi è anche vero che se le leggi non sono sentite dalla comunità, diventano concetti informi e astratti, diventano piante senza radici e senza giardiniere o fiume che ne bagni il terreno intorno. E allora ci siamo riproposti di rincontrarci, di provare a costruire insieme un percorso per un domani migliore, con i ragazzi delle scuole, gli scout, le istituzioni e tutti coloro i quali decideranno di prendere parte a questo rinnovamento civile. Abbiamo deciso di presentare percorsi imprenditoriali territoriali e legati ai servizi alla persona e del reinserimento lavorativo di persone svantaggiate, abbiamo parlato di cooperazione sociale, di difesa degli ultimi, dei malati, degli anziani, degli immigrati e dei bambini. E siamo arrivati ad una conclusione: per riaffermare la dignità di un popolo va in primis ricostituito il senso di comunità, e va ricostituito in funzione educante, cosicché ognuno, con la propria esperienza, possa essere acqua fresca per le nostre radici.

(da Il Sidicino - Anno XVI 2019 - n. 3 Marzo)