L'ASSOCIAZIONE
 
il Sidicino
 
 
L'emorragia di umanità (Presidio "LIBERA" - Teano)
 

La Storia, purtroppo, ci insegna che il metodo più semplice per ottenere consenso politico è individuare un nemico circoscritto e ben identificabile. Un nemico che possa essere incolpato di tutte le frustrazioni della popolazione, dalla mancanza di lavoro alla carenza di sicurezza, fino a diventare un pericolo da eliminare, la più grossa minaccia alla nostra libertà e alla nostra sopravvivenza
In questo momento storico-politico in Italia il nemico per eccellenza è il “migrante”. Non un migrante particolare, bensì uno stereotipo anonimo, esemplificativo e disumanizzato che accorpa in sé tutti i più beceri luoghi comuni: è nero, pretende diritti ma non si assume doveri, non vuole lavorare anche se gliene viene data la possibilità, è “naturalmente” predisposto a delinquere, a rubare, ad uccidere, a spacciare droga, a stuprare, non vuole assolutamente integrarsi ma, al contrario, vuole imporci la sua cultura e privarci della nostra.
È in questo stereotipo che si annida il germe dell'“Emorragia di Umanità” ravvisata da Don Ciotti. Serve a poco ricordare che dall' inizio dell'anno siano morte nel Mediterraneo almeno mille persone (stime purtroppo approssimative). Serve a poco far notare che la maggior parte dei migranti non delinque, anzi è vittima di caporalato. Serve a poco evidenziare che l'unico effetto del Decreto Sicurezza, in virtù dell'abolizione del permesso di soggiorno per motivi umanitari e della diminuzione dei fondi destinati al sistema d'accoglienza SPRAR, sarà un aumento esponenziale della clandestinità. Migliaia di persone rimarranno prive di qualsiasi status giuridico, un esercito di invisibili che non potrà lavorare legalmente né rivendicare alcun diritto, nemmeno quelli basilari quali la salute e l'istruzione (necessaria per l'inclusione sociale) e, in generale, il diritto ad una vita dignitosa.
Serve a poco ravvisare queste contraddizioni perché, dopo anni di incessante propaganda d'odio, nell'immaginario di tante persone ad essere colpiti da quest'azione politica incoerente e palesemente populista, non sono i migranti, esseri umani singoli, individui con un nome, un cognome e un'età differenti, con un passato e con delle speranze per il futuro diverse, con un modo personale di rapportarsi al mondo e agli altri. Il soccorso in mare, il divieto di sbarco e i diritti basilari, in primis quello alla vita, non vengono negati a degli esseri umani ma al “Migrante Stereotipato e Disumanizzato”, che ruba, spaccia, stupra e vuole essere mantenuto dallo Stato.
La situazione, non nascondiamocelo, è desolante, ma, proprio per questo, è necessario combattere con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione questa Emorragia d'Umanità, questa barbarie che ormai investe gran parte della nostra società. È nostro compito rimboccarci le maniche affinché ridiventi palese quello che, in fondo, è sin troppo banale. Non si sta combattendo alcuna guerra culturale, non stiamo difendendo i nostri confini, non stiamo affermando alcun diritto. Stiamo solo permettendo ad alcuni furbi politicanti di speculare sulla vita di migliaia di persone e, al contempo, di riempirci d'odio improduttivo, distraendoci dai reali problemi della nostra società.
Torniamo ad essere umani, torniamo a combattere le giuste battaglie.

Presidio LIBERA - Teano

(da Il Sidicino - Anno XV 2018 - n. 11 Novembre)