L'ASSOCIAZIONE
 
il Sidicino
 
 
Slow Food Massico Roccamonfina
Dossier della Condotta 2018 - 2022
 
IL TERRITORIO
 

“La natura vulcanica del sottosuolo, il clima mite e la morfologia del territorio fanno di questa terra, che anticamente i Romani chiamavano CampaniaFelix, cioè fortunata, un'area a vocazione agricola intensiva che, oggi come allora, è in grado di dare prodotti di eccellente qualità. Il vino Falerno, maanche i vini ottenuti dalle viti allevate sulle pendici del vulcano spento di Roccamonfina nella zona di Galluccio, la mozzarella e la ricotta di bufala, le ciliegie e le pesche, gli ortaggi, le castagne e i funghi di Roccamonfina, l'olio extravergine d'oliva da Sessana, che da noi gli anziani chiamano Cecinella o ancora Olivastro, la frutta secca di Conca della Campania e il suino nero Teanese da cui si ottengono gli ottimi salumi sidicini, i formaggi caprini, caratterizzano una delle zone con maggiori giacimenti gastronomici della regione, un'area racchiusa tra il mare (pesce azzurro tra cui le alici e il pesce bandiera, ma anche i totani, i mitili e frutti di mare poveri come telline e cannolicchi) e i fiumi Volturno e Garigliano. Oasi naturali protette, e un Parco Regionale di nuova e moderna concezione, quello di Roccamonfina e foce Garigliano, rappresentano i più recenti atti della tutela di un territorio cheanche dal punto vista ambientale si scopre generoso. Il Monte Massico, patria del celeberrimo Falerno, tanto caro ai Romani, l'oasi protetta del lago di Falciano, la riserva di Castelvolturno sono importanti aree di sosta e nidificazione dell'avifauna, più a nord il Roccamonfina, vulcano spento sulle cui pendici crescono abbondanti funghi e castagne. I corsi d'acqua e le eruzioni vulcaniche hanno condizionato la natura dei terreni dell'intero comprensorio, a questa generosità della Terra Madre oggi rispondono sempre più produttori che anche attraverso ambiziosi progetti cercano di ottenere produzioni ad impatto zero, si diffondono le pratiche di agricoltura biologica e lotta integrata e si registrano alcuni virtuosi esempi di agricoltura biodinamica e permacultura. Se è vero che un prodotto gastronomico è il frutto dell'interazione tra terreno, clima, ambiente e saperi umani nel corso dei secoli in questo territorio dove l'agricoltura è sempre stata la principale vocazione, produrre in maniera giusta vuol dire anche sostenere la produzione agricola nei terreni e sui beni confiscati alle mafie e, al contempo, in collaborazione con altre associazioni presenti sul territorio, sostenere azioni per la diffusione e la pratica della legalità, combattere il lavoro nero e lo sfruttamento criminale del lavoro agricolo. Qui dove il ritmo delle stagioni è anche ritmo dei secoli, fin dai tempi degli Aurunci e dei Sidicini, nobili popoli che, considerate le ricchezze e la fertilità del loro territorio per primi vi si stabilirono, riconciliare l'essere umano con la terra può e deve ritornare ad essere la priorità.”

Giuseppe Orefice

Presidente regionale SlowFood Campania

PROGETTI ATTIVI

1. Presidi: Cece di Teano e Fagiolo a pizzella - Responsabile Progetto Germano Faella.

2. Progetti educazione: Scuola Viva, ASL.

3. Comunità del cibo “Agricoltori custori Massico e Roccamonfina”

(raccolta semi antichi e archivio) Responsabile Progetto Antonio Croce.

4. Comunità degli apicoltori custodi dell'ape ligustica.

5. Archivio storico-rurale.

LA RETE

La condotta prende parte attraverso suoi delegati al Comitato Don Peppe Diana, alla Consulta Parco di Roccamonfina e all'Associazione Api e Biodiversità di Terra di Lavoro.

OBIETTIVI E STRATEGIE

Loro sono giganti, ma noi siamo moltitudine!

Solo rinnovando profondamente l'organizzazione di Slow Food, solo rendendola più aperta e inclusiva e solo sperimentando nuove forme di aggregazione, di coinvolgimento e di partecipazione potremo affrontare nel modo migliore le sfide che ci attendono in futuro e contrastare coloro, pochissimi, che detengono il potere e la ricchezza e che decidono le sorti del cibo nel mondo e dell'umanità stessa. In accordo con la Dichiarazione di Chengdu, i progetti che proponiamo di intraprendere mettono in atto i punti del documento realizzato in Cina dai rappresentanti della rete di Slow Food e di Terra Madre provenienti da 90 Paesi del mondo.

1) Che il cibo buono, pulito, giusto e sano è un diritto di tutti e fino a quando anche solo una persona sul pianeta non ne avrà accesso, non smetteremo di batterci per garantirlo.

5) Che l'iniqua spartizione delle ricchezze e delle opportunità è all'origine di sofferenze e discriminazioni e che per questo va affrontata con coraggio a tutti i livelli decisionali e operativi – a partire dal tema lavoro – per raggiungere una più equa distribuzione tra tutte le donne e gli uomini del nostro pianeta.

NON SI È CERTO SPRECATO!

Progetto contro lo spreco alimentare e per il diritto di tutti al cibo buono, pulito, giusto e sano. Organizzazione di una rete tra supermercati, attività commerciali, istituzioni e società per il riutilizzo e/o la vendita a basso costo dei prodotti in eccedenza, attraverso eventi regolari e attività di smistamento.

2) Che il mondo intero è la nostra casa e la dimensione del nostro agire è globale. La nostra rete non conosce confini. Rifiutiamo pertanto qualunque esclusione di carattere politico, economico e sociale che renda fuorilegge le persone che migrano in ragione di conflitti, violenze, discriminazioni, sfratti, povertà, calamità naturali. Combattiamo ogni pensiero e azione che espropria le fasce più deboli della popolazione dei propri diritti, che calpesta le culture indigene, che non tiene nella dovuta considerazione le donne, i giovani, gli anziani. In particolare riconosciamo, favoriamo e valorizziamo il fondamentale contributo che le donne apportano in termini di conoscenza, lavoro e sensibilità in ambito familiare, comunitario e sociale.

4) Che la diversità è la più grande ricchezza di cui disponiamo come singoli esseri umani e come collettività. Sia essa una diversità genetica, culturale, linguistica, generazionale, sessuale o religiosa.

IO SONO DIVERSO

Progetto per la valorizzazione del ruolo dei migranti nelle aziende agricole del territorio. Sensibilizzazione della società attraverso il racconto e la diffusione delle storie dei protagonisti, organizzazione di cene/mercati/eventi multiculturali. Realizzazione di una rete tra privati, istituzioni, cooperative di accoglienza. Gemellaggio con condotta internazionale, creazione di un canale di scambio e condivisione di esperienze.

3) Che la salvaguardia dell'ambiente è la principale priorità del nostro agire come attivisti, agricoltori, pastori, pescatori, artigiani, studiosi, cuochi. La produzione, distribuzione e consumo di cibo non possono essere in conflitto con il diritto a godere di un ambiente sano e dei suoi frutti per le generazioni che verranno.

7) Che le nostre scelte quotidiane, a partire dalla tavola, possono contribuire a cambiare il mondo, e sono proprio i piccoli gesti che ognuno di noi compie più volte al giorno il primo e più importante strumento che Slow Food vuole realizzare.

TERRA DI LAVORO

(mercato della terra/comunità del cibo/alleanza cuochi)

Progetto Presidio Cece e organizzazione progetto presidio fagiolo.

Valorizzazione dell'agricoltura ecosostenibile attraverso la creazione di un mercato della terra regolare sul territorio. Rafforzamento e ampliamento della rete dei produttori. Proposta di disciplinare delle comunità del cibo.

Consolidamento e apertura della rete Alleanza dei cuochi. Creazione di una banca dei semi locali e censimento dei produttori. Realizzazione di un orto sociale.

6) Che l'accesso alla conoscenza è un diritto di tutti e che i saperi e le competenze tradizionali devono avere la stessa dignità di quelli accademici. Solo persone informate e consapevoli possono operare scelte libere, ponderate e ragionate.

8) Che ci impegniamo affinché il futuro agire di Slow Food estenda questa visione e questi diritti non soltanto agli esseri umani ma a tutto il vivente.

COLTIVO CULTURA

Progetto di rete con le scuole e le istituzioni formative e realizzazione di un archivio digitale dei saperi antichi per la creazione di una comunità di apprendimento diffusa. Comunicazione e organizzazione progetti di diritto al piacere. Mantenimento dei format di laboratorio, master e cene didattiche.

OBIETTIVI E STRATEGIE SUL TESSERAMENTO

Creazione di punti tesseramento strategici e capillari sul territorio.

OBIETTIVI E STRATEGIE SULLA COMUNICAZIONE

Censimento contatti e blog/sito.

CARTA D'IDENTITA' DELLA CONDOTTA

Nome della Condotta : Massico e Roccamonfina cod. XXX

Comitato di Condotta:

MADDALENA BOVENZI segretario

ANTONELLA MIGNACCA fiduciario

RESPONSABILI AREE PROGETTI:

RAFFAELE CAROTENUTO

terra madre/comunità del cibo/orti sociali

ANTONIO CROCE

terra madre/comunità del cibo

GIANFRANCO DE IORIO

alleanza dei cuochi/organizzazione eventi

MARTINA MANNELLI

educazione/progetti

ROBERTO MIGLIOZZI

terra madre/progetti

ELIO ROMANO

fundraising/terra madre

ELEONORA VENTURELLI

terra madre/mercati

(da Il Sidicino - Anno XV 2018 - n. 6 Giugno)