L'ASSOCIAZIONE
 
il Sidicino
 
 
La professione del veterinario
 
Intervista al dott. Valerio Marcello Toscano
 
 

Nell'occasione odierna, per la consueta analisi del mondo delle professioni, gli alunni Mary Arnaldo, Imma De Fusco, Francesca Grieco e Alessio Mastrostefano, hanno scelto di intervistare uno stimato professionista sidicino, il dott. Toscano. Questa occasione ha consentito di delineare alcune caratteristiche fondamentali del mestiere del veterinario e di apprezzare le doti professionali ed umane di un nostro concittadino. Il dottore con affabilità e spirito divulgativo ha risposto a tutte le questioni formulate dai ragazzi.
Negli ultimi ventuno anni, ossia per una per una buona parte dei quarantotto da lui vissuti fin qui, Valerio si è occupato della cura e del benessere degli animali. Un lavoro svolto con passione, dedizione ed una continua e incessante formazione scientifica. Si badi, non c'è alcun intento agiografico da parte di chi scrive nel descrivere i tratti salienti della figura del dottore bensì c'è solo un'onesta aderenza alla verità fattuale, condivisibile, peraltro da tutti i clienti che a lui si sono rivolti.
Aldilà della divulgazione scientifica e della voglia di soddisfare l'interesse e la curiosità degli intervistatori, nelle parole del dottore si nota un certo orgoglio nei riguardi dell'idea che le cose di cui ci occupa, possano essere, anche dopo tanti anni, “una cosa bella”. Ovviamente tale principio di fondo si applica a tante altre vocazioni professionali ma sottende sempre a quella consapevolezza di sentirsi “privilegiato”, non tanto per il ruolo che si ricopre o le soddisfazioni economiche quanto per poter fare ogni giorno della propria vita le cose che piacciono di più e per le quali si ritiene essere predisposti.

L'intervista

Da quanti anni svolge questa professione?

Faccio questo lavoro da 21 anni.

Qual è la motivazione che l'ha spinta a seguire questa strada?

Già da ragazzo avevo la passione per gli animali. Un po' alla volta, man mano che questo interesse cresceva, decisi di iscrivermi a veterinaria.

Cosa le piace di più del suo lavoro?

La cura e la salvaguardia degli animali in genere, anche se ho una predilezione particolare per i cani e i gatti.

La qualità più importante che deve avere una persona che svolge il suo lavoro?

Ad un veterinario debbono piacere gli animali. Bisogna poi comprendere il comportamento dell'animale, analizzare il minimo particolare, altrimenti è difficile stabilire una diagnosi. Bisogna saper leggere il sintomo. Spesso i proprietari non sanno dare delle indicazioni precise sui sintomi relativi alla patologia dell'animale (per noi è importante anche il minimo segno), quindi è necessario avere un certo intuito.

Potrebbe raccontarci un ricordo particolarmente interessante o commo­vente accaduto nei suoi tanti anni di lavoro?

Alcune sere fa è venuto un ragazzo che ha investito un cane. Si trattava del classico cane di quartiere ed erano presenti diverse persone che si occupavano di lui. Quando l'animale è giunto da noi aveva sia un trauma cranico che la frattura del femore, purtroppo non siamo riusciti a salvarlo e, per le tante persone che sono venute a trovarlo è stato un evento terribile. È stato particolarmente toccante vedere la disperazione di queste persone che da anni accudivano questo cane. Episodi come questo ci fanno comprendere l'affetto che può crearsi nei confronti di un animale e ci spingono sempre di più a dare il massimo nel nostro lavoro.

Il percorso di studi per svolgere la sua professione è considerato tra i più difficili; cosa consiglierebbe ad un giovane che volesse intraprendere questa strada?

È vero, la strada è dura ma è una splendida professione. Bisogna studiare molto; oggi per entrare alla facoltà di veterinaria bisogna superare anche dei test d'ingresso, cosa che ai miei tempi non era prevista poiché c'era il libero accesso. Serve passione ma anche tanto impegno.

Sappiamo che la reperibilità è fondamentale nel suo lavoro; come la concilia con la sua vita privata?

Questo è un disastro … È un moto continuo, il telefono che squilla in continuazione, io e la mia collega riceviamo almeno 50 telefonate al giorno. Il laboratorio veterinario funziona a tutti gli effetti come un pronto soccorso, ci sono le stesse dinamiche. Io cerco sempre di dare una risposta efficace sia al paziente che al cliente. Inevitabilmente anche la vita privata risente di questa situazione ma io cerco di gestire le due cose meglio che posso.

Quali sono gli errori più frequenti che mettono a rischio la salute degli animali domestici?

Problemi sia di alimentazione, poiché dalle nostre parti ancora c'è la cultura di “dare tutto” agli animali domestici sia problemi di gestione degli animali, soprattutto dei cani. Spesso alcune persone tengono l'animale legato con catene eccessivamente corte o rinchiusi in box molto piccoli. È un problema culturale, che, fortunatamente negli ultimi anni sta cambiando. Serve un minimo di attenzione sia sull'alimentazione che sul comportamento quotidiano relativo alla gestione dell'animale.

Questa struttura si occupa anche di sanità degli animali selvatici? Se si quali sono le maggiori difficoltà?

Noi raccogliamo animali selvatici e, se c'è bisogno, facciamo anche pronto soccorso, tuttavia questi animali devono essere trasferiti presso un centro di recupero fauna selvatica. Di questi centri In Campania ne abbiamo solo uno (si trova a Napoli) e noi dobbiamo inviare questo tipo di animali presso quella struttura.

Mary Arnaldo, Imma De Fusco,
Francesca Grieco, Alessio Mastrostefano

(da Il Sidicino - Anno XV 2018 - n. 6 Giugno)