L'ASSOCIAZIONE
 
il Sidicino
 
 

Mille Sindaci a Teano

 
Il 24, 25 e 26 ottobre, per l'Unità d'Italia bis
 
Un incontro di tre giorni tra sindaci, mondo dell'associazionismo, del movimento dei lavoratori, della cooperazione nazionale e internazionale, dei movimenti ambientalisti, pacifisti, antimafia, del mondo dell'Altreconomia, per discutere di federalismo, green economy, pace e Meridione e convergere su un documento che "rivaluti il passato".
 

L'iniziativa è del professor Tonino Perna, ordinario di sociologia economica dell'università di Messina, che per il 26 ottobre 2010 ha organizzato tre giornate "celebrative" dell'Unità d'Italia durante le quali si discuterà di federalismo fiscale, green economy, diritti sociali e Meridione. Hanno già aderito: Don Luigi Ciotti e Libera, Paul Ginsborg, Marco Revelli, Rete Comuni Solidali, Avviso Pubblico, Fondazione Banca Etica, Associazione delle botteghe del commercio equo, Fai la cosa giusta (Mi), la rivista Altreconomia, Solidarietà Internazionale, ecc. Inoltre, si sono detti disponibili a partecipare diversi Dipartimenti universitari, in particolare quelli di storia che giocheranno un ruolo importante il primo giorno della manifestazione.
La manifestazione avrà luogo nella nostra città, nella ricorrenza dei 150 anni dell'incontro tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II. Il primo giorno sarà dedicato al tema: Verità, riconciliazione e memoria condivisa. Il secondo giorno si aprirà all'insegna dello sviluppo sostenibile. Il terzo giorno sarà un giorno di Festa, con spettacoli e momenti di festa collettiva, dedicato alla celebrazione del nuovo patto tra i cittadini italiani.
Qui di seguito riportiamo le considerazioni del professor Perna sull'iniziativa e sugli obiettivi prefissati: “La crisi economica-finanziaria sta mettendo in fibrillazione l'Unione Europea e rischia di far saltare non solo l'unione monetaria, ma di dividere il nord dal sud, di creare una frantumazione anche all'interno degli stati nazionali. In Europa il Belgio, la Spagna e l'Italia, tra gli altri, rischiano profonde lacerazioni interne dagli esiti non prevedibili. Il nostro paese, tra i più fragili sul piano economico e dell'identità nazionale, è già nell'occhio del ciclone. I 150 anni dell'Unità d'Italia non potevano cadere in una fase più difficile e delicata. Per questo le celebrazioni dell'Unità - una normale ricorrenza in altri tempi- stanno assumendo la valenza dello scontro politico, mettendo a nudo la fragilità della nostra identità. Dentro una crisi economica strutturale, sistemica, le scorciatoie razziste, xenofobe, etniche rischiano di moltiplicarsi e creare una inarrestabile frantumazione del paese. Al di là della strategia politica della Lega Nord, la nostra identità e unità nazionale è da tempo in crisi profonda. Possiamo dire che in questo secolo e mezzo abbiamo avuto pochi momenti di vera unità nazionale: le grandi lotte dei lavoratori e degli studenti degli anni '60 e '70, che hanno costruito un'unità reale e materiale del paese, superando i pregiudizi e la discriminazione nei confronti dei meridionali (terroni). Poi siamo ripiombati in quel «particulare» che Guicciardini già indicava come patologia di questa terra. Oggi, la Crisi Globale funziona da acceleratore dei processi in atto. Crediamo che tra la retorica nazionalista e le spinte secessioniste esista un'Altra Italia capace di far sentire con forza la sua voce, di prendere atto che un modello economico-sociale e politico è fallito e di sperimentare altre strade per rispondere alla crisi che è soprattutto «crisi di prospettiva, di orizzonti, di costruzione di un futuro sostenibile».
Con questi presupposti, insieme a tanti compagni di strada con cui abbiamo condiviso le grandi battaglie - per la pace, per la difesa dell'ambiente, per la giustizia sociale e la democrazia - abbiamo pensato di organizzare un grande evento a Teano, dal 24 al 26 ottobre. Questa volta non ci saranno né Re, né Garibaldi, né sultani, né regine, ma i rappresentanti degli enti locali, a partire dai Comuni, del mondo dell'associazionismo, del movimento dei lavoratori, della cooperazione nazionale e internazionale, dei movimenti - ambientalisti, pacifisti, antimafia, ecc. - del mondo dell'Altreconomia, dai G.A.S. alle imprese «responsabili».
L'obiettivo è portare a Teano 1.000 sindaci da tutto il paese, a partire da chi fa parte delle reti tra municipi (Recosol, Comuni Virtuosi, Comuni dei Parchi, Avviso Pubblico, Nuovo Municipio, ecc.). Nella giornata finale leggeremo il decalogo di princìpi e valori su cui vogliamo rilanciare l'Unità d'Italia.
Unità nelle diversità e nel rispetto delle autonomie locali che vanno rafforzate all'interno di un progetto-paese. Abbiamo bisogno di un grande progetto-paese che risponda alle domande essenziali: quale ruolo deve avere l'Italia nella nuova divisione internazionale del lavoro? Quale contributo può dare oggi il Mezzogiorno per rispondere alla crisi? Quale società vogliamo costruire, su quali valori e quali basi di solidarietà?
Insieme a intellettuali, tecnici, esperti e tanti cittadini impegnati nel sociale e nell'altreconomia partiamo fin da oggi, con tante iniziative, per costruire insieme un orizzonte comune che ci faccia uscire dalla G.D.E. (Grande Depressione Esistenziale) in cui siamo finiti, per ritrovare l'orgoglio di essere cittadini di questo paese. Del paese che vogliamo: ricco di storia e culture diverse, accogliente e solidale con altri popoli, capace di immaginare un altro modello di società che ci faccia uscire dalla gabbia dell'economicismo, del consumismo triste, degli egoismi territoriali”.

(da Il Sidicino - Anno VII 2010 - n. 6 Giugno)