“Italia Nostra” esprime la più viva preoccupazione riguardo gli scenari negativi che il piano casa varato dalla Regione Campania, legge n. 19 del 28/12/2009, potrebbe innescare nei confronti del territorio comunale di Teano ricco di valenze ambientali, architettoniche, storiche ed archeologiche.
Appare utile precisare che allo stato attuale vi è una enorme sproporzione tra numero di abitanti e alloggi disponibili, come testimoniato dal numero impressionante di abitazioni sfitte e abbandonate del centro storico di Teano ed in molte frazioni del Comune, e che l'attuale patrimonio edilizio esistente soddisfa già in misura abbondante la richiesta della casa a tutti senza la necessità di costruire nuove abitazioni che sarebbero motivate solo da una mera speculazione edilizia.
Bisogna altresì evidenziare che Teano conserva un notevole e importante patrimonio archeologico, di valenza nazionale, che trova la sua massima espressione nell'area della antica Teanum Sidicinum, recentemente perimetrata e definita dalla Soprintendenza Archeologica delle province di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta.
A questo patrimonio va aggiunto quello del centro storico di Teano capoluogo e quelli delle frazioni, purtroppo mai considerati tali dalla strumentazione urbanistica vigente del Comune.
Si ritiene che sia per l'area archeologica di Teanum Sidicinum, sia per i centri storici delle frazioni si debbano vietare ampliamenti edilizi che pregiudiche-rebbero non solo la salvaguardia e la tutela di così grande patrimo-nio, ma anche il futuro economico del territorio.
A tale proposito si chiede al Comune di Teano, ai sensi dell'art. 4, comma 6, della legge Regionale n. 19/2009, di perimetrare l'area archeologica così come individuata e concordata con la Soprintendenza Archeologica nel PUC adottato, e i nuclei storici delle frazioni in quanto costituiscono un notevole patrimonio edilizio di valenza storico culturale.
(da Il Sidicino - Anno VII 2010 - n. 3 Marzo) |
