L'ASSOCIAZIONE
 
il Sidicino
 
 

Et voilà...

 

Rimossa la recinzione, come una donna che si è privata dell'ultimo velo Piazza Giovanni XXIII mostra ora tutte le sue …curve.
Cinque candidi pennoni ricurvi collegati da fasce traforate ugualmente ricurve, appaiono come il massiccio scheletro di un'ideale cupola che però improvvisamente si interrompe nel giro e nell'altezza.
Un'illuminazione crepuscolare di piccoli faretti color ghiaccio, annegati nella cupa pietra lavica come per ricordare ai vecchietti dell'Ospizio, costretti a mirarla di continuo, che per loro la vita è ormai al crepuscolo. Ora possono solo rimpiangere quel poco di verde e di ombra di cui godevano prima nella «piazzetta».
Sembra lo scenario ideale per una Via Crucis futurista e la cosa non suoni blasfema.
Intanto ne hanno preso possesso i ragazzi per i loro giochi con il pallone.
Molti danno giudizi pesantemente negativi su quest’opera costata più di duecentomila euro che ha sacrificato quel poco di verde che c’era, non ha tenuto minimamente conto del contesto, né delle esigenze dei cittadini.
Noi non osiamo esprimere giudizi sull’opera che tuttavia non comprendiamo.
Dobbiamo però dire che certamente non mette allegria.

(da Il Sidicino - Anno VI 2009 - n. 4 Aprile)