Il Gen. Ippolito Gassirà, presidente provinciale dell'UNUCI (unione Ufficiali in congedo), che sta curando la pubblicazione di un'opera sui corpi militari che sono stati presenti a Caserta, ha ritrovato un documento d'archivio nel quale viene ricordato con toni toccanti un pietoso gesto degli ufficiali del 10° Reggimento di artiglieria di stanza a Caserta nella seconda metà dell'800.
Nell'estate del 1887 il Reggimento, impegnato in esercitazioni di artiglieria nel Cassinate; faceva ritorno a Caserta quando a metà tragitto alcuni uomini avvertirono i sintomi di un identico malessere. Era il terribile colera che stroncò migliaia di vite umane. Accampatisi a Teano, i militari ricevettero amorevoli cure dai nostri medici, ma nella prima metà di settembre 19 di loro perirono e furono sepolti nel nostro cimitero. Quattro anni dopo, i loro ufficiali vollero onorarne la memoria con l'epigrafe posta nel vestibolo del vecchio ingresso del cimitero, che riproduciamo sotto con la trascrizione.
I soldati furono in parte curati nel vecchio ospedale nei pressi dell'Annunziata, ma i più furono accolti nel lazzaretto allestito sul Convento di S. Antonio. Qualche giorno prima, nello stesso lazzaretto, si erano spenti anche tre soldati del 9° Reggimento di Cavalleria "Firenze" che dobbiamo presumere fossero distaccati presso il Reggimento di artiglieria ippotrainata.
La lapide nel cimitero presenta un foro di proiettile della guerra in basso ed è rigonfia e lesionata.
Sarebbe doveroso restaurarla.
(da Il Sidicino - Anno V 2008 - n. 5 Maggio) |