L'ASSOCIAZIONE
 
il Sidicino
 
 

Quando si dice BORBONICO

 

Inaffrancabili schiavi del lavaggio dei cervelli imposto dai Savoia ai meridionali colonizzati, attribuiamo ancora un forte senso dispregiativo all'aggettivo borbonico, divenuto sinonimo di arretrato, retrivo, reazionario, ecc. Da compatrioti, consigliamo perciò di leggere un articolo di Chiara Palmerini, apparso su Panorama del 7 febbraio, che riporta un documento riscoperto dal Coreve (Consorzio per il recupero del vetro). È un'ordinanza datata 3 maggio 1832 del Prefetto di Polizia di Napoli Piscopo che dispone: "Tutt'i possessori o fittuari di case, di botteghe, di giardini, di cortili, e di posti fissi, o volanti avranno I'obbligo di far ispazzare la estensione di strada corrispondente al davanti della rispettiva abitazione, bottega, cortile, e per lo sporto non minore di palmi dieci di stanza dal muro, o dal posto rispettivo.
Questo spazzamento dovrà essere eseguito in ciascuna mattina prima dello spuntar del sole, usando l'avvertenza di ammonticchiarsi le immondezze al lato delle rispettive abitazioni, e di separarne tutt'i frantumi di cristallo, o di vetro che si troveranno, riponendoli in un cumulo a parte
."
Il provvedimento prosegue per 12 articoli nei quali si danno prescrizioni sulle modalità della raccolta, sul divieto di sciorinare panni sulla strada e si fissano per i contravventori sanzioni che vanno fino alla reclusione.
Correva allora l'anno 1832, sul trono di Ruggero il Normanno e di Federico di Svevia sedeva il giovane re Ferdinando ll, il più pacifista dei sovrani europei, il '48 era ancora lontano e il '60 nemmeno immaginabile, eppure a Napoli i rifiuti venivano prelevati puntualmente, tutti i giomi, all'alba. Si attuava anche una raccolta differenziata, necessitata dal fatto che i rifiuti venivano riciclati come fertilizzante nei campi e quindi era indispensabile che fossero privi dell'indistruttibile vetro.
Due consigli: a Bassolino e De Gennaro, di andare a rispolverare i documenti delle Due Sicilie in tema di rifiuti; agli editori, di rivedere i dizionari.

Don Buttà

(da Il Sidicino - Anno V 2008 - n. 3 Marzo)