L'ASSOCIAZIONE
 
il Sidicino
 
 

Presepi e Incontri viventi

 

Gli anno '60, quelli della contestazione globale, erano per finire, quando un gruppo di giovani, capitanati da Claudio Gliottone, dette vita al Presepe vivente sulla collina di S. Antonio. Don Aurelio De Tora, allora giovane parroco della cattedrale, dette grande sostegno all'iniziativa. il presepe divenne ben presto il Presepe vivente "di Teano". Ad ogni edizione cresceva il numero di spettatori provenienti da centri sempre più lontani. Gli organizzatori furono invitati ad allestire la rappresentazione anche in paesi dove tale forma di celebrazione della Natività costituiva antica tradizione. Poi, per cause varie, come tante altre iniziative teanesi, il presepe vivente non fu più rappresentato. Peccato.
Ora però va prendendo forma una nuova tradizione: l'Incontro vivente, quello del 26 ottobre.
Non più Maria e Giuseppe, ma Vittorio e Peppino. Non più la grotta scavata nell'arenaria, ma l'informe scenario di largo Croci; non più dolci note della Ninna-nanna a Gesù, ma lo scalpiccio degli zoccoli. Non più il profumo del fieno che accoglie il Redentore, ma ben altri effluvi provenienti dalle cavalcature.
Il paragone non regge.
La Vergine-madre e il Castissimo sposo non possono trovare eguali in tutta la storia, così come l'evento di Bethlem, l'Incarnazione, non può essere paragonato ad alcun altro episodio in tutta la storia dell'umanità.
Non è proprio possibile accostare l'Incontro vivente al Presepe vivente. In comune hanno solo una certa "teanesità". L'uno, la caducità delle buone iniziative, che a Teano si perdono con troppa facilità; l'altro, un certo gusto del banale e del folclore che da noi non difetta.

(da Il Sidicino - Anno IV 2007 - n. 11 Novembre)