L'ASSOCIAZIONE
 
il Sidicino
 
 

Dizionario teanese di Domenichino

 

AUTOVELOX - Famigerato apparecchio usato dalla Polizia Stradale, ma molto più frequentemente dai vigili urbani, per far passare soldi dalle tasche degli automobilisti alle casse comunali. Per i vigili di Teano il punto propizio per usare l'autovelox era l'incrocio di Maiorisi sull'Appia, dove spesso stazionava la pattuglia. Non importa che poi a Teano ci fosse la sosta selvaggia, il taglieggiamento dei parcheggiatori abusivi e altre delizie del genere. L'incendio della vettura dei vigili adibita allo scopo ha disattivato (per ora) il servizio.

NOBILDONNA - Trattamento nobiliare femminile corrispondente al maschile Nobil Homo, che spetta, come ci ha assicurato un esperto araldista, soltanto ai Patrizi Veneti. Invero se ne è sempre fatto grande abuso (basta scorrere i necrologi). A Teano, se ne è fatto un uso smodato durante le celebrazioni garibaldine del 26 ottobre in favore della signora Anita, lontana pronipote di Garibaldi, a più riprese decorata di tanto titolo negli atti dell'Amministrazione Comunale e nei discorsi dei suoi esponenti. Sarà stato forse per un bisogno incoscio dei nostri amministratori di giustificare il non unanime conferimento della cittadinanza onoraria alla signora, nizzarda di origine, attribuendole una presunta condizione nobiliare.
L'Italia è una repubblica sotto la presidenza di Napolitano!

SEGNI DI IDENTIFICAZIONE - Connotati per l'identificazione di un soggetto che solitamente vediamo annotati sulla carta d'identità. Nel corposo "Prontuario di sicurezza urbana" edito dal Comune, a pag. 11, si consiglia alle vittime di eventuali aggressioni di far bene attenzione ai segni di identificazione dell'aggressore. Vi si legge: “Se l'aggressore vuole rapinarvi: ...confrontate la vostra altezza con quella del malvivente; guardatelo bene in viso, quando scoperto; soffermatevi sul tono della voce, l'inflessione dialettale; scrutare la presenza di tatuaggi, segni particolari sul corpo; ricordate l'abbigliamento, la via ed il mezzo di fuga”.
Chi non riesce a ricordare, confrontare, guardare, soffermarsi, scrutare ecc. è perduto?

(da Il Sidicino - Anno IV 2007 - n. 2 Febbraio)