L'ASSOCIAZIONE
 
il Sidicino
 
 

Il teatro romano si salverà?

 

ll forte grido d'allarme lanciato con I'appello delle associazioni del 21 luglio, pubblicato integralmente sul numero di agosto, ha sortito già qualche effetto.
La Soprintendenza Archeologica ha espresso in una nota la volontà di procedere direttamente all'effettuazione di saggi nella zona a monte del monumento per verificare la sussistenza di vestigia archeologiche. Nella stessa nota ha precisato che la questione potrebbe presto essere superata, poiché parte dell'area interessata è inclusa nel piano particellare di esproprio per la realizzazione del Parco Archeologico di Teanum Sidicinum.
La nota vale appena a tranquillizzarci sul pericolo di interventi edilizi immediati, ma non puó ritenersi soddisfacente.
L'area circostante il teatro va tutelata indipendentemente dall'eflettuazione di saggi, con l'imposizione di vincoli efficaci che la preservino da interventi incongrui e costringano le amministrazioni a uniformare a questo indirizzo gli strumenti urbanistici. L'edificabilità della zona archeologica di cui si discute, centro dell'antica Teanum, non puó essere legata a interventi restrittivi occasionali. Ci sarà sempre qualche "maglia larga" nella rete di norme e regolamenti che consentirà, come tante volte purtroppo è avvenuto, di edificare anche su pavimentazioni musive, su ipogei decorati e su antiche strutture più o meno affioranti.
Prima ancora di programmare interventi di scavo occorre procedere all'imposizioni di vincoli che creino delle zone di rispetto. Non dobbiamo dimenticare che la strada ai tombaroli purtroppo fu aperta dalla stessa Soprintendenza con i tanti saggi di scavo effettuati, qua e là per tutto il territorio della città romana, negli anni Sessanta e Settanta dello scorso secolo, senza alcuna vigilanza e senza alcun intervento di salvaguardia, nemmeno quando gli scavi misero allo scoperto importanti strutture del tempio di Giunone, della cavea del teatro e di altri edifici alla Trinità.
Ammesso che i saggi nell'area circostante il teatro non diano alcuna evidenza, potrà mai consentirsi l'edificazione e circondare il teatro di palazzi, affogandolo completamente in un cortile di condominio?
E ciò che potrebbe legittimamente accadere se si aspetta ancora.

(da Il Sidicino - Anno III 2006 - n. 9 Settembre)