Alla veneranda età di 95 anni, il 20 aprile scorso si è spento il redentorista P. Ambrogio Freda, da un ventennio residente nel Collegio di S. Reparata in Teano e perciò ben noto alla cittadinanza.
P. Freda è stato l'ultimo di quei religiosi liguorini, come il P. Titomanlio, il P. Farfaglia ed altri ancora, che nella casa di Teano hanno vissuto gli ultimi anni dopo aver ricoperto importanti uffici nella Congregazione di S. Alfonso, nobilitando con la loro presenza e il loro ministero sacerdotale quella casa che il cardinale D'Avanzo volle istituire a Teano.
Nato il 7 dicembre 1909 a Monteforte Irpino, da una famiglia che aveva già dato ai Redentoristi qualche vocazione, emise la prima professione religiosa a Pagani nel 1925 e quella perpetua nel 1930 a Cortona.
Nel 1932 venne ordinato sacerdote. Dopo un primo anno di insegnamento nei collegi della Congregazione, fu inviato a Roma dai Superiori, che ne avevano notato le doti d'intelligenza e l'amore allo studio, per prefezionare gli studi giuridici presso l'"Apollinare", dove conseguì la laurea in utroque jure. Ritornato in Provincia riprese l'insegnamento, finché nel 1952 fu eletto Superiore della Provincia religiosa, carica che tenne fino al 1958. Successivamente si impegnò nel servizio pastorale attivo, come parroco a Ciorani, ad Avellino e a Pagani. Nello stesso tempo riprese a insegnare diritto canonico e teologia pastorale. Mise a frutto la sua preparazione giuridica anche nel Tribunale ecclesiastico regionale di Benevento di cui fu stimato giudice.
Nel 1984 fu mandato a Teano, dove ha svolto fino alla fine il ministero di confessore di tanti fedeli e soprattutto delle religiose e del clero.
Autentico testimone di una fedeltà assoluta all'ideale sacerdotale di S. Alfonso, fermo e severo nelle questioni morali, non tralasciava mai di accogliere e intrattenere chi lo incontrava con quel suo tratto di gentilezza e di cortesia, di autentica dolcezza.
(da Il Sidicino - Anno I 2004 - n. 5 Maggio) |
