L'ASSOCIAZIONE
 
il Sidicino
 
 

Caro il Sidicino

 

Caro Il Sidicino
ti auguro buon lavoro per la lodevole iniziativa editoriale legata all’Associazione Erchemperto, che tu divenga una sorta di Hyde Park nostrano dove possano trovare voce tutti i cittadini che voce non hanno e che tu sia strumento e mezzo di cultura per tutta la città e sappiamo benissimo quanto ci sia bisogno di associazionismo e di cultura nella nostra città.
Quello che però io non riesco a capire, e mi chiedo perché debba essere proprio così, è il fatto che ogni volta che si scrive di Teano diventa quasi sempre un occasione per piagnerse addosso nell’amarcord di una Teano che non c’è più, nel dare la notizia di qualche struttura o ufficio pubblico soppresso o istituti ed uffici in attesa di trasmigrare altrove. Capisco che non ci sia motivo di gioire o star allegri se le cose nella e della nostra città non vanno come vorremmo che andassero, ma il piagnone, quello proprio no, evitiamolo se è possibile.
A tutti certo fa piacere leggere di una Teano bella del passato, con le sue cose belle di altri tempi,che per forza di cose non potranno più tornare. E bello leggere di storie di una Teano di ieri, raccontate con quella passione e vena malinconica alla maniera di come era bella la Teano dei miei tempi!.  Tutto ciò è veramente bello, e molto commovente allo stesso tempo, ma mi chiedo se poi tutti questi articoli serviranno a costruire una Teano migliore e soprattutto serviranno a dare alla nostra città un futuro migliore? Contribuiranno a migliorare la città e a risolvere i non pochi annosi problemi che forse non si risolveranno mai? Serviranno al nostro tempo? Serviranno a noi? Tutto sto piagnerse addosso servirà a costruire il futuro dei futuri sidicini? Certo, è solo un modo di ricordare la Teano di qualche tempo fa, una Teano più vivibile sotto certi punti di vista, ma Teano ha bisogno di guardare anche e soprattutto al futuro. E forse anche di parlare al futuro. Il tempo in questa città sembra essersi fermato e non mi sembra di aver sentito ancora parlare in giro di progetti concreti per il futuro di questa città, se non di programmucci messi su da questa o quella amministrazione tanto pé fa vedé che qualcosa si fa. Si vivacchia di quotidiano, ma per ciò che verrà nun se sa!
Mi chiedo,dunque se scrivere di una Teano di ieri servirà a costruire qualcosa di buono per noi che viviamo la Teano di adesso e soprattutto per il futuro di questo paesotto addormentato sulla sua collina e con questo non voglio dire che il  Sidicino non debba ricordare e raccontare della Teano di un tempo, anzi, ma spero che insieme ai ricordi ci sia anche uno spazio costruttivo dove raccogliere consigli, idee e proposte e dar vita ad iniziative e progetti per la Teano che viviamo e possibilmente per la Teano del futuro.
Altrimenti a bella iniziativa editorial-associazionista resta una semplice e passiva esperienza di cronisti di cose del passato, cosa importante, certamente, perché anche la memoria serve a migliorare le cose, ma non credo che basta fermarsi a ricordare.
Un giornale come Il Sidicino oltre ad ospitare le varie e giuste opinioni di chi scrive, dovrebbe essere una finestra aperta sui problemi della città, ed essere una finestra aperta sui problemi della città significa essere campanello d’allarme per tutto ciò che in una città non funziona, non va, e quindi essere l’iniziativa giusta per reagire a ciò che rende la nostra Sidicinia una città poco vivibile.
Non si può star lì a guardare e a scrivere di una città dove l’unica cosa che va bene (grazie a Dio, almeno questo!!), pare, sia la squadra di calcio e non far assolutamente nulla se non augurarsi che Teano reagisca ad un certo stato di cose come il decentramento di questo o quell’istituto, la soppressione della Stazione Ferroviaria o lo scippo istituzionale di uffici e ospedale che un giorno forse riapre e un giorno forse no, riaprirà forse si, forse no, chissà.
È mai possibile che di fronte a questo stato di cose sappiamo solo chiederci se la città saprà reagire. Ma insomma, cari amici Sidicini, Teano chi è?.. Teano siamo noi. Siamo noi a dover reagire.
Teano è anche il Sidicino, Teano è il singolo cittadino che potrebbe trovare in queste pagine un punto di forza per poter reagire ad una situazione critica su tutti i punti di vista che tende ad impoverire questa città.
A Teano non c’è più il capostazione a fermare e far partire i treni - giù lacrimoni a non finire invece di trovare una soluzione giusta al caso, imponendosi, perché a volte è giusto anche imporsi, senza ricorrere alla violenza, sia ben chiaro, ma in modo civile muovendo contro chi ha voluto che la stazione di Teano venisse soppressa, o contro chi rimanda l’apertura dell’ospedale a suo piacimento o baratta le istituzioni per chissà quale proprio tornaconto.
Ma se invece di mandar giù lacrimoni misti a belle parole si accennasse un minimo di reazione ad uno stato di cose che non ci piace, giusto un tantino di iniziativa popolare, forse le cose comincerebbero a funzionare in modo diverso.  Eh essù! Ma nun se po sta llì fermi a rinvangare il passato senza move un dito per far in modo che questa Teano sia un po’ più vivibile o almeno che assomigli a quella Teano d’altri tempi. E a proposito di associazionismo, pare che a Teano ci siano tante  associazioni pro e per la città, tutte pronte a vigilare su ciò che va e che non va, tutte lì con grandi esperti a consultarsi in consultori più disparati sul da farsi per Teano, tutte impegnate a far qualcosa di unico e di grande per questa città. Ma però queste associazioni non le vedo e nemmeno so quanto queste siano veramente attive per Teano. Nun se sa, forse saranno associazioni carbonare, sette segrete, logge massoniche, servizi deviati, boh, non lo so, certo hanno tutte buoni intenti,felici propositi, ma quando è il momento di muoversi spariscono tutti, tutti si dileguano, nun c’è più nessuno in nome della Sidicinità.
Sarà che noi teanesi abbiamo le nostre colpe se a Teano le cose girano male o non girano affatto, perché si sa, il cittadino teanese è un po’ restio (per non dire menefreghista) a muoversi per una qualsiasi giusta causa che alla fine dei conti riguarda non solo la città ma ogni singolo cittadino. Ma per fare un esempio tanto scemo: di Scansano Ionico chi se la sarebbe sognata se non fosse balzata agli onor di cronaca per la famosa realizzazione della discarica puzzolente o qualcosa di simile che non so chi avrebbe dovuto realizzare. Ebbene contro quel progetto puzzolente si è mossa una città. Ma più che città la chiamerei INIZIATIVA , INPUT, MOVERSE CONTRO LE COSE FATTE MALE!, REAGIRE. Proprio quello che manca al popolo Sidicino: la voglia e la capacità di saper reagire. E se a Scansano Ionico si è mossa la popolazione contro la cosa puzzolente, sicuramente si sarà mossa dietro iniziativa di un qualsiasi Comitato che non dico abbia incitato quella popolazione ma credo che l’abbia come minimo organizzata magari indirizzandola anche su come reagire alla minaccia di un industria puzzolente in casa propria. Fosse successo a Teano, la discarica sarebbe già stata realizzata senza la minima reazione da parte della popolazione. E io domani mattina vado a Scansano Ionico a comprarmi un pacchetto di sigarette, anche se non fumo, e a prendere un caffè e ci vado perché sta Scansano Ionico m’ha messo curiosità.
E allora ecco qui: a Teano non esistono comitati o associazioni o circoli che sappiano prendere non solo a cuore i vari e tanti problemi della città laddove l’amministrazione comunale magari non riesce, ma non esistono comitati che sappiano promuovere per pura loro spontaneità anche solo il nome e l’immagine di questa città all’esterno, fuori dalle mura, anche senza l’apporto dell’amministrazione comunale. E un appuntamento con il Sidicino potrebbe essere anche un modo di promuovere la città con propri mezzi, di propria iniziativa e senza aspettare l’aiutino che mai arriverà da parte delle istituzioni, anche perché da queste non ci si può aspettare molto. E un’associazione o un giornale può senza dubbio promuovere l’immagine di una città come Teano dal momento che edita, esce, s’impone ai lettori, così come fanno i comitati, le associazioni, i circoli che sicuramente esistono nella non molto lontana Scansano. E l’importanza di un organo d’informazione sta nel dare la giusta informazione a chi lo legge, informare il lettore che c’è qualcosa che in città non và, non funziona, che le cose stanno prendendo una piega non proprio giusta per tutta la collettività e c’è bisogno di un segnale, una reazione. Gli amarcord, quelli serviranno pure, ma c’è bisogno anche di una presa di coscienza ed una fortissima presa di posizione sui problemi della nostra città. E per fare un altro esempio scemo, restando sempre in quella zona, a Matera, l’attore Mel Gibson, si è andato a prendere un gelato, si è seduto al tavolino di un bar e ha detto OK, confermando a quel paese che avrebbe girato il suo film “La passione di Cristo”. Se a Teano invece ci viene un regista, non solo trova i bar chiusi, ma non troverà neanche i tavolini. Mentre a Matera hanno fatto funzionare bene i sassi, turisticamente parlando, noi qui a Teano, culla dell’Unita d’Italia, non siamo capaci di far funzione i secoli e secoli di storia che ci appartengono,Unità d’Italia a parte.
E continuando sugli articoli del Sidicino, nel Sidicino Anno I, N. 2, si è scritto, letto e pianto per l’annunciato decentramento dell’Istituto Alberghiero, ma perché non essere promotori, dalle pagine del Sidicino di una reazione affinché l’Istituto resti sede centrale a Teano, anche contro ogni logica politico-barattiera. Si è scritto, letto e pianto di un Carnevale che non è più quello di una volta, ma allora perché insieme al Sidicino, non fare in modo che sia il Carnevale di allora,magari con nuove regole, ma che sia sempre quel Carnevale a cui si tiene tanto. Avere una bella idea in mente per un Carnevale tutto tipicamente teanese, ma che cosa bella sarebbe. Si è scritto, letto e pianto per la nostra mitica stazione ferroviaria soppressa e capistazione d’altri tempi, ho già detto. Certo sarebbe veramente bello veder sfrecciare un bel trenino a vapore, con il capostazione dal berretto rosso lì a fermare e far partire i treni, ma purtroppo i tempi son cambiati, i treni non sono più quelli de na volta, il capostazione anche quello non c’è più è rimasta la stazione, soppressa: beh, ci si adoperi, anche dalle pagine del Sidicino affinché la stazione venga ripristinata, altrimenti non ci resta che sognare treni a vapore e capistazione d’altri tempi o magari darci appuntamento al più presto per vedere, sull’onda della nostalgia dei treni a vapore, altri tipi di treno,quelli ad alta velocità che a breve partirà.
Reagire anche dalle pagine di un giornale, rivista o altro che sia si può, perché il giornale è uno strumento fatto da gente che sicuramente ha idee e può servire a far capire ai cittadini che è giunta l’ora di svegliarsi, reagire ed imporsi all’andazzo statico e poco costruttivo di come vanno certe cose in questa città e non starsene lì a subire e piagnerse addosso. Altrove si è scritto, letto e pianto per quei famosi pini di S. Reparata. I pini di S. Reparata, figuriamoci! Quando cerano magari ci siamo accorti di loro e imprecato contro loro solo quando con la macchina si percorreva il viale finendo sull’asfalto rovinato dalle loro radici. Ora che sono stati abbattuti si scrive, si legge e si piange perché non ci sono più, si dedicano loro anche poesie. A ricordarceli è rimasto l’asfalto dissestato dalle loro radici. E intanto si scrive e si piange.
Stavo appunto per dire che non si è ancora scritto e pianto per lo struscio serale di una volta sul Corso Vittorio Emanuele, quando qualcuno ci ha pensato, ed ecco qui, nell’ultimo numero del Sidicino, l’articolo dedicato al passeggio di qualche tempo fa sul Corso. Ma dico,sarebbe bello se dalle pagine del Sidicino, senza piangersi addosso, partisse un’iniziativa per far tornare la gente a fare le vasche sul Corso di Teano, per far tornare a vivere il centro storico di Teano, perché un giornale deve rendersi anche promotore di iniziative, deve esserci una funzione virtuale che interagisce tra giornale e lettore, così da dare l’idea a chi lo legge di essere coinvolto, chiamato a un progetto,iniziativa, reazione, protesta contro ecc. per il bene della città.
E invece no, ci si limita sempre a ricordare senza far nulla di costruttivo. Ancora nessuno, ad esempio ha scritto e pianto riguardo alle penose condizioni in cui riversa la collina di S. Antonio, dove esiste anche un parco giochi per bambini completamente sommerso da immondizie varie.
- Il Museo compie tre anni- , oh che bello! Eh,almeno questo, è una notizia che ci riempie di gioia, vista la grande affluenza di visitatori, trentamila presenze contate tutte uno per uno, eh!  Ma anche sei o sette mercati del sabato riescono a fare più di trentamila presenze a Teano, tutte provenienti dalle frazioni.. Tanti i giapponesi con la loro immancabile macchinetta fotografica,seduti ai tavolini dei tanti bar del centro storico (che di solito sono già chiusi allora dell’aperitivo) in attesa del loro turno per poter finalmente visitare questo nostro museo che è lì sul colle come se fosse un soprammobile di storia nostrana, noi ce l’abbiamo, noi sappiamo che esiste, è lì, ce lo guardiamo quanto vogliamo, ma quanto è bello stù museo. Ma qualcuno se ne sarà accorto che qui a Teano c’è un museo, chissà!!
Mi è sembrato abbastanza esagerato poi leggere altrove che - la città si ribella ai continui soprusi, alle continue menzogne che vengono ripetutamente spifferate... ecc. -Un grande -BASTA!- in apertura, si parla della mancata riapertura dell’ospedale. Esagerata in quanto non mi sembra di aver visto grandi moti rivoluzionari alzare barricate nel centro della città, ma neanche in periferia,in questi giorni di fine inverno, anzi, la città mi è sembrata più sonnacchiosa del solito, sarà perché questa primavera tarda ad arrivare, ma per il resto tutto è tranquillo come al solito.
E nessuno ha ancora scritto che a Teano non esiste una villa comunale degna di essere chiamata così e di sicuro non avrà mai quella villa comunale che avrebbe dovuto avere e che sarebbe stata il fiore all’occhiello della città, dove avremmo potuto trascorrere in tutta tranquillità il tempo libero all’aria aperta a goderci le giornate di sole e che sarebbe dovuta sorgere dove esisteva l’ex campo sportivo. E questo perché il Signore dell’Anello non ha voluto che sia, in quanto su quel terreno (che si dice sia di sua proprietà, ma lo san tutti che le cose non stanno proprio così), lui ci ha costruito il suo teatrino. Eh, questo credo sarebbe un bell’articolo strappalacrime di una Teano che poteva essere ma che non sarà. Ma credo sia veramente proprio inutile piangere sul latte versato.
Insomma, non ci resta che piangere, oppure facendo un piccolo sforzo tutti, unendo le forze di stò tanto detto associazionismo si riesce a giustificare anche il motivo di un’iniziativa editoriale quale è il Sidicino e non restare spettatori passivi piangenti di cose che in questa Teano non funzionano e non vanno bene?

Artùrsino/Luna25

Il Sidicino spero voglia spendere qualche lacrimuccia d’inchiostro.

(da Il Sidicino - Anno I 2004 - n. 4 Aprile)