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Vita del Club Sidicino / "Il mondo dei buchi neri"

 
 

Chi di noi non si è mai soffermato a guardare il cielo in una notte d’estate?
Scrittori, poeti, cantautori … ci fanno immaginare mondi lontani; astrologi ci raccontano dell’influenza dei corpi celesti sul nostro carattere, sulla nostra vita; gli innamorati attribuiscono al “tetto di stelle” un aspetto estremamente romantico…
Si potrebbe continuare all’infinito, passando per teorie filosofiche o religiose, ma ecco che arriva l’astronomo a rompere l’incantesimo.
Questo ingrato compito, per così dire, e volendo scherzare un po' su un argomento molto serio, è toccato alla prof.ssa Elena Bannikova il 19 novembre, presso l’azienda agricola biodinamica “I Cacciagalli”, in occasione della conviviale del Club Sidicino.
La prof.ssa, astrofisica che, in particolare, si occupa di esplorare le regioni centrali delle galassie attive, studiando come la materia si muove intorno ai buchi neri supermassicci, ha infatti tenuto una conferenza su ”Il mondo dei buchi neri”.
Docente di Meccanica celeste e di Teoria della relatività e cosmologia presso la Kharkiv National University in Ucraina, la prof.ssa Bannikova, come tanti altri suoi connazionali, è stata costretta a fuggire dal proprio paese a causa della guerra, affrontando un interminabile e complicato viaggio per mettersi in salvo.
Il suo status in Italia è quello di rifugiata; i suoi colleghi italiani l’hanno aiutata ad ottenere una borsa di studio e ora lavora all’Osservatorio Astronomico di Capodimonte a Napoli.
Un mese prima dello scoppio della guerra in Ucraina, la scienziata si trovava proprio in Italia per lavorare al libro sulla meccanica celeste di cui è autrice insieme al professor Capaccioli, ed è stato proprio il prof. Capaccioli a fungere da interprete durante la conferenza in inglese tenuta dalla prof.ssa.
L’argomento trattato non era semplice e necessitava della conoscenza di alcune nozioni di fisica che spesso, dopo gli studi liceali e se non hanno attinenza con il lavoro svolto, vengono riposte nel dimenticatoio.
La prof.ssa Bannikova, sapendo di rivolgersi ad una platea disomogenea, è stata molto brava nel semplificare l’argomento mantenendo, allo stesso tempo, un doveroso rigore scientifico.
Partendo dalla dicotomia Aristotelica secondo la quale la realtà era suddivisibile in due distinti mondi, la realtà naturale e la realtà osservata, la prof.ssa, con l’aiuto di diapositive a dir poco spettacolari, ha sintetizzato il lungo cammino della scienza e della tecnologia che ha portato alle odierne conoscenze.
L’argomento trattato ha stimolato molto la platea, soprattutto quando la prof.ssa ha parlato del buco nero supermassivo che si trova al centro della nostra galassia e dell’importanza delle nuove scoperte in campo astronomico per l’applicazione delle stesse alla tecnologia di uso quotidiano.
Al termine della relazione, un caloroso applauso dei soci ha sottolineato la riuscita dell’evento e, soprattutto la vicinanza del popolo italiano al popolo ucraino per il difficile momento che sta vivendo.

Paola Melillo
(da Il Sidicino - Anno XIX 2022 - n. 12 Dicembre)