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Incontri a Teano - Storie e luoghi narrativi - Giuseppe

Montesano - Uno scrittore si racconta
 

Sabato 18 febbraio, nella Sala del Loggione, presso il Museo Archeologico di Teanum Sidicinum, si è svolto l'incontro con lo scrittore Giuseppe Montesano, in occasione della rassegna “Incontri a Teano - Storie e luoghi narrativi”.
La rassegna, organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Teano, in collaborazione col Polo museale della Campania, si propone di raccontare, attraverso le voci autorevoli di storici e scrittori, luoghi immaginari e reali, presenti nella memoria collettiva e nell'agire quotidiano.
L'evento è stato introdotto dal prof. Matteo Palumbo e presentato dall'assessore alla cultura Gemma Tizzano. L'autore, scrittore napoletano e docente di filosofia, vincitore di diversi premi letterari, ha presentato la sua ultima opera “Lettori selvaggi”, un volume di circa duemila pagine da cui emergono personaggi della letteratura, dell'arte, del cinema, della musica, che hanno suscitato in lui curiosità, entusiasmo, godimento e catarsi. Il suo intento è proprio quello di trasmettere ai lettori, avidi di sapere come lui, il brivido estatico che scaturisce dall'universo variegato e sorprendente della creatività umana.
I lettori “selvaggi” sono i lettori “liberi”, coloro che vogliono espandersi, che non accettano di relegare il proprio io in un unico mondo, che hanno bisogno di spalancare finestre, per contemplare nuovi orizzonti e immaginare altre vite. “Si entra in altre realtà per scoprire chi siamo davvero”.
Il libro, unico nel suo genere, non va letto dall'inizio alla fine, come un romanzo. Si può scegliere una pagina a caso, con l'intento di intraprendere un viaggio, sostando su una frase, un brano breve, o proseguendo la lettura, fino a saziare l'anima. Ciò che conta è trovare quella scintilla che alimenti il fuoco della conoscenza, appagando il desiderio di pienezza, insito nel cuore di ogni uomo.
Leggiamo per vivere – diceva Flaubert. La lettura non può ridursi a un semplice passatempo. I libri devono servire a migliorare la nostra vita, a ritrovare frammenti di significato sparsi ovunque, perché la vita è qui ma è anche altrove, in un verso struggente di Saffo, in un dipinto di Van Gogh, in una sinfonia di Beethoven...
La creatività di ciascun uomo è in fondo la creatività dell'intero genere umano, lo scrittore non scrive solo per se stesso, ma anche per dare la parola a chi non ce l'ha. “Scrivi per salvarti, scrivi per salvare quelli che non scrivono e accoglierli dentro di te, scrivi perché il rumore del mondo ti atterrisce e ti affascina...”.

Carmen Melese
(da Il Sidicino - Anno XIV 2017 - n. 2 Febbraio)

 
Foto di Mimmo Feola