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Indice Gennaro Loffredo
 
 

Connessi e compiaciuti

 
La politica di oggi sui social
 

Il modo di dialogare con i cittadini è cambiato, ci si adegua ai tempi. Esporre la figura in rete con impeto e costanza è una routine persistente che permette di fare valutazioni veloci e approssimative, il più delle volte prive di fondatezza.
Non si possono negare i vantaggi e le opportunità che i social e le nuove tecnologie offrono, ma i limiti e i rischi che emergono sono quelli legati alla “falsa libertà”, all’autodeterminazione, che ogni individuo pensa di aver fatta sua, creando, esponendo, taggando, postando quello che più conviene.
Una sorta di spettacolarizzazione, un palcoscenico che si apre e chiude a proprio piacimento, che permette, attraverso il contatto social con gli elettori, il contrasto e l’elusione con i tradizionali mezzi di comunicazione dove l’etica e la ricerca attiva della verità sono in stretta connessione con i fatti. Con i social gli stimoli sono tanti, aumentano gli input di scelta rapidi, gli automatismi, e questo, come è stato provato, porterà ad operare scelte non in modo razionale.
Insomma, un utilizzo spropositato dei social in politica il più delle volte travalica il rigore istituzionale e sposta l’attenzione più su dinamiche di immagine e consenso che su questioni di vita reali. Basti pensare (dati Istat) che l’82% della popolazione italiana ad oggi usa internet , ma i social vengono usati dal 58% della popolazione. Si desume, quindi , che il 42% di cittadini sono fuori da ogni logica “social network” e una buona amministrazione, un buon sindaco, un buon parlamentare, ecc., ecc., ne devono tener conto.
Quindi la politica contemporanea non è per tutti, non è da tutti ma soprattutto si perde nella sua fattività tra seguito virtuale e reale, alienandosi in discorsi, promesse, accuse, spiegazioni fatte dal singolo, degne di interpretazione da anima da showman. Nobilitare la figura pubblica in un contesto dove il raziocinio è offuscato, innesca quegli automatismi associabili a quelli del marketing e delle vendite tendenti a minare le difese razionali per “acquistare” un prodotto, ben confezionato si, ma che allo stesso tempo può essere scadente e poco qualitativo. “Connessi e compiaciuti”, è questa la politica di oggi sui social.

Gennaro Loffredo
(da Il Sidicino - Anno XIX 2022 - n. 7 Luglio)