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Personaggi - Saverio e il suo salone musicale

 

A distanza di qualche anno dalla sua scomparsa, ricordare un personaggio come Saverio susciterà vive emozioni in molti lettori, particolarmente tra quelli non più giovanissimi. Personaggio mitico ed emblematico, di professione barbiere, ma da sempre con la musica nell'animabraccontava che da giovane, si dilettava a suonare la fisarmonica ma poi con l'arrivo delle nuove sonorità della musica, negli anni '70 si era convinto, suo malgrado, ad acquistare una tastiera elettronica: la famosa 3 ottave Farfisa che custodiva quasi come una reliquia. Il "Maestro" aveva collaborato anche con orchestrali di fama regionale, con i quali allietava spesso le feste patronali e non solo, riscuotendo un discreto successo fra gli appassionati del repertorio melodico napoletano. Nel salone da barbiere, non mancava mai la chitarra e spesso, tra una barba e uno shampoo, era facile ascoltarlo mentre suonava e canticchiava: 'O sole mio, Anema e core, Torna a Surriento, ecc. Vivaci e divertenti erano le discussioni con noi che, a metà degli anni '70, eravamo ventenni e preferivamo certamente ascoltare musica rock, pop e beat. Saverio ci prendeva in giro per il nostro modo di vestire e di apparire criticando aspramente la nostra scelta di portare i capelli lunghi e scompigliati. Ciò nonostante va detto che per molti di noi Saverio ha rappresentato una palestra dove potersi esercitare a suonare, visto che metteva a disposizione dei vari gruppi musicali che capeggiava, i suoi strumenti: batteria, chitarra elettrica, impianto voce.
Anche io per qualche tempo ho suonato la batteria con il suo gruppo per allietare banchetti nuziali e serate varie.
Certo il programma prevedeva poca musica rock e pop ma Saverio, si giustificava dando la colpa agli invitati che, a suo dire, richiedevano solo musica del repertorio classico napoletano. Repertori a parte, comunque a fine serata, si guadagnava anche qualche soldo che, visti i tempi, a noi ragazzi facevano comodo per le sigarette e quant'altro.
Tutto qua. Ricorderò sempre con simpatia e affetto una persona che in modo semplice e accattivante ha fatto avvicinare molti giovani della nostra comunità alla musica e qualcuno di questi, sembra abbia scelto di continuare e di diventare professionista.

Roberto Izzo
(da Il Sidicino - Anno V 2008 - n. 3 Marzo)

Una delle ultime foto di Saverio Gammardella, già malato ma sempre cordiale e sorridente
Anno, 1973, da sinistra: Cosimo Maciariello, Rodolfo Zannini, Saverio, Filomena Izzo, Toni Abbate, Roberto Izzo e Mario Ferraro
Brindisi con la signora Mastrostefano in parte coperta dalla coppa
Un quintetto di qualche anno prima: Raffaele Chiacchio, Vincenzo Criscuolo, Saverio e Rodolfo Gammardella, Mimmo Ruzzo, mentre canta Olindo Cocozza